“È veramente assurdo che un Governo finita la campagna elettorale nel momento del fare si gira dall’altra parte mettendo così definitivamente a rischio il futuro di 500 lavoratori e delle loro famiglie. Non basta che già da diversi mesi stiamo attraversando e combattendo una pandemia che non conosce fine, dal punto di vista sanitario. Come se non bastasse oggi arriva l’ennesima offesa per i 500 lavoratori di Dema dei siti di Somma Vesuviana e Avellino”.
E’ quanto sostengono i segretari generali della Fim Cisl Campania e Napoli Raffaele Apetino e Biagio Trapani. “Siamo stati informati dall’azienda che la soluzione alla vertenza Dema è ormai diventata un miraggio per colpa di un esecutivo di governo che ha stralciato una norma dal decreto di agosto nella fase di conversione in legge nel silenzio assordante di Ministri dello Sviluppo Economico e del Lavoro. Una norma di carattere eccezionale ma fondamentale, che avrebbe consentito alla multinazionale Dema e a tante aziende in difficoltà di dilazionare i propri debiti verso l’Inps, in modo da poter continuare a mantenere la propria produzione in Campania e garantire la salvaguardia dei posti di lavoro. Non è possibile che in Italia al Ministero dello Sviluppo Economico nessuna vertenza arrivi ad una soluzione positiva, anzi si sommano soltanto alle precedenti.
Il ministro Patuanelli e la Ministra Catalfo ed i sottosegretari terminate le elezioni non possono far finta di niente - proseguono i sindacalisti - 500 lavoratori non sono numeri astratti, ma sono famiglie in preda alla disperazione che da domani rischiano di perdere il proprio posto di lavoro e vedere compromesso per sempre il futuro dei propri figli. Se qualcuno al Governo pensa di trattare i lavoratori di Dema e le loro famiglie solo come un contenitore di voti, si sbaglia di grosso. La Fim Cisl insieme a Fiom e Uilm non li lascerà mai soli e li sosterremo mettendo in campo tutte le iniziative che consentono di salvaguardare i posti di lavoro della Dema in Campania. Nella nostra Regione, in Campania, ogni posto di lavoro è un presidio di legalità, e questo lo dovrebbe sapere bene chi oggi è al Governo. Non ci arrenderemo come Fim Cisl a raccogliere le macerie di un disastro industriale, quella di Dema insieme ad altre vertenze sono la dimostrazione che non bastano solo i provvedimenti per la cassa integrazione, ma è necessario sostenere le imprese e i lavoratori altrimenti per il Sud è in Campania non ci sarà futuro industriale”.