Oltre 400 casi di coronavirus in Irpinia e l'allerta è massima nelle scuole. La situazione dei clauster, che si innescano tra i banchi, allarma sindaci, amministratori e soprattutto le famiglie. Il caso Mirabella Eclano viene tenuto sotto stretto controllo dal sindaco Giancarlo Ruggiero, il cui figlio si soli otto anni, risulta tra gli otto bimbi positivi nella scuole Raimondo Guarini. Ieri sono stati completati i giorni di verifiche.
"Aspettiamo i risultati - commenta il sindaco -". Intanto il sindaco fa suo e rilancia il provvedimento regionale numero 77 ricordando tutte le regole per bar, ristoranti e pasticcerie, rimarcando l'obbligatorietà di indossare sempre la mascherina.
327 i tamponi eseguiti. Nell'ultimo bollettino dell'Asl nessun caso è stato, per fortuna, segnalato. «Mio figlio per fortuna sta bene. È giunta l’ora della responsabilità collettiva. Sono necessari maggiori controlli, in materia di sicurezza sanitaria, fuori e dentro le scuole».
Giancarlo Ruggiero vuole maggiori controlli nelle scuole e anche fuori. Le lezioni in presenza sono sospese fino a sabato nelle scuole di ogni ordine e grado della maggiore cittadina del Medio Calore.
Ci sono pure quattro insegnanti: due di Frigento, una di Mirabella Eclano e un’altra di San Giorgio del Sannio.
«Ci sono giunte anche richieste volontarie di tamponi, ma non sono state effettuate perché quelli disponibili al momento erano già esauriti - spiega ruggiero in un lungo post pubblicato sul suo profilo facebook - Comunque, non abbasseremo la guardia. Saranno effettuati ulteriori controlli. Il nostro obiettivo resta quello di spegnere il focolaio. Se si rispettano le regole riusciremo a fronteggiare il contagio, altrimenti rischiamo la chiusura».
È seguita a casa, ma non ha sintomi febbrili, anche l’alunna della terza classe della Primaria ‘Michele Aufiero’ di Sturno, figlia di un operaio della Iia (che invece è negativo), risultata positiva al tampone.
Frigento (ieri 10 casi), Sturno (5) e Mirabella Eclano i tre paesi presentano focolai, inizialmente circoscritti in ambito familiare, che si sono poi estesi alle scuole che restano chiuse fino al 10 ottobre.