Telese Terme

Sono finite tutte ai domiciliari per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. E' l'ipotesi di reato contestata a tre persone – una di Melizzano, le altre due - una coppia - di origini casertane, ma residenti a Telese Terme fino ad un anno fa – arrestate dagli agenti del Commissariato della cittadina termale, guidati dal vicequestore Alessandro Salzano.

A carico degli indagati una ordinanza di custodia cautelare adottata dal gip Vincenzo Landolfi in una inchiesta diretta dal sostituto procuratore Maria Gabriella Di Lauro.

Nel mirino degli inquirenti una serie di episodi di spaccio di 'roba' - cocaina - tra maggio ed ottobre dello scorso anno. Gli indagati sono difesi dagli avvocati Ettore Marcarelli e Rocco Maria Spina.

AGGIORNAMENTO

La misura restrittiva è scattata nei confronti di Michele Grasso, 51 anni, di Melizzano, Antonio Natale, 31 anni, e della moglie, Maria Grazia Salzano, 28 anni. I nomi degli ultimi due erano già rimbalzati all'onore delle cronache nel settembre del 2019, quando erano stati fermati lungo l'autostrada del Sole, nel territorio di Frosinone, dagli uomini della Mobile sannita e del Commissariato.

Il blitz era stato operato nei pressi di un'area di servizio, dove i poliziotti, che da tempo seguivano gli spostamenti della coppia,  avevano intimato l'alt al veicolo. Durante la perquisizione, all’interno di un cuscino su cui era adagiata una bimba, erano stati trovati due grossi involucri termosaldati di cocaina, destinata, secondo gli investigatori, ad essere piazzata in Toscana.

Dopo la convalida, per lui erano stati disposti i domiciliari ad Orta di Atella, per la coniuge l'obbligo di firma.

In una nota a firma del procuratore Aldo Policastro si legge che "l’attività di illecita cessione di sostanza stupefacente si svolgeva, durante i mesi estivi del 2019, nel territorio della Valle Telesina; in particolare, i tre provvedevano a rifornire giovani assuntori di Castelvenere, San Salvatore Telesino, Melizzano, Faicchio ed anche dei limitrofi paesi casertani. L’attività d’indagine, a seguito di attività info-investigativa, immediatamente indirizzata verso un gruppo di giovani di Telese e del relativo territorio, corroborata da attività tecniche e sviluppata attraverso ulteriori metodologie investigative tradizionali, ha potuto far luce sulle modalità di cessione della sostanza stupefacente, con riscontri immediati sul territorio telesino. Gli indagati e i loro assuntori, attraverso un linguaggio criptico si accordavano preventivamente sul costo, la quantità e il luogo d’incontro per la successiva cessione che avveniva successivamente a bordo delle proprie autovetture".

“Quello dello spaccio di droga è un fenomeno che costituisce ovunque fonte di approvvigionamento per la criminalità, nei centri grandi e in quelli più piccoli”, ha commentato il procuratore Aldo Policastro a margine della cerimonia di consegna, a Pietrelcina, del "Premio Pasquale Mandato", istituito dal Comune e intitolato alla memoria del maresciallo degli agenti di custodia ucciso dalla camorra il 5 marzo 1983 a Santa Maria Capua Vetere, dove prestava servizio.

“La nostra attenzione è sempre altissima, come la quantità di arresti, che continueranno ad esserci perchè è enorme il guadagno legato alla cessione degli stupefacenti”, ha concluso Policastro, dopo aver elogiato il lavoro del Commissariato di Telese.

"Non posso che ringraziare la Polizia di Stato di Telese Terme, guidata dal vicequestore Alessandro Salzano e la Procura della Repubblica di Benevento - scrive Francesco Rubano, sindaco di Puglianello- per aver sferrato un ulteriore colpo alle attività di spaccio nelle nostre zone grazie ad una inchiesta diretta dal sostituto procuratore Maria Gabriella Di Lauro. Come sindaco di uno dei comuni della Valle Telesina sono orgoglioso e più che soddisfatto della dovizia e dell'attenzione con cui viene presidiato l'intero comprensorio. Auspico che il governo centrale adotti urgenti provvedimenti per sostenere le forze di Polizia tutte, che non vanno non vanno mai abbandonate".