Tra conferme e nuovi rappresentanti, si è insediato il nuovo consiglio di amministrazione della Pro Loco Buccino Volcei. Un gruppo giovane e dinamico, in prima linea per la promozione e la tutela del territorio della riserva regionale del Sele Tanagro.
A pochi mesi dall’assemblea elettiva del coordinamento Unpli Salerno, che ha eletto nuovamente, il presidente uscente, Nardiello alla guida delle Pro Loco salernitane, sono stati eletti anche i nuovi rappresentanti. Affiancheranno il presidente Luisa Gaimari Vice-presidente, Mariapia Gallucci tesoriere, Gianfranco Roviello e Maria Grazia Trimarco consiglieri. Riconfermato all’unanimità anche l’uscente presidente dei Revisori dei conti, Rag. Giuseppe Di Biase, affiancato dai consiglieri Concetta D’Angelo e Giuseppina Iuorio. Fanno farte, invece, del collegio dei Proboviri l’Arch. Giancarlo Schiavone, presidente e Pasquale Caputo, consigliere.
Il nuovo gruppo è stato da subito coinvolto dal presidente in un'importante attività lasciata in eredità dall’uscente consiglio di amministrazione. E' stato ottenuto, infatti, a pochi mesi dall’emergenza Coronavirus, un nuovo e importante successo, ovvero il finanziamento di un recente progetto frutto dell’inventiva di Nardiello e denominato “La fornace delle idee”.
Un impegno “a costituire una nuova imprenditoria giovanile che produca, promuova e commercializzi prodotti ceramici e non, recuperando e attualizzando forme e motivi decorativi tipici dell’antica Volcei” dichiara il presidende dell'associazione. Le attività progettuali si svolgeranno a Buccino, nel cuore antico del paese, all’interno del parco archeologico urbano dell’antica Volcei, riqualificando alcune aree pubbliche attualmente in disuso. Tutto questo, con l’auspicio che le attività da realizzare possano fornire al territorio nuovi spunti e nuove risorse, garantendo ai soci e ai giovani una possibilità di lavoro e di crescita, celebrando il forte ed imprescindibile legame con il territorio.
L’obiettivo centrale del progetto consiste nel dare il via a una nuova possibile occupazione, per far sì che chi è legato profondamente alle proprie radici non debba lasciare una realtà a lui cara alla ricerca di nuove opportunità.