Avellino

Prima conferenza stampa al PalaDelMauro per la Sandro Abate. A prendere la parola, oltre al presidente Massimiliano Santosuosso e all'architetto Vincenzo Maria Genovese, che ha diretto i lavori per adeguare il Palasport a quanto richiesto per la partecipazione alla Serie A di calcio a 5, il capitano e fondatore della splendida storia del quintetto irpino, Massimo Abate: “La squadra è pronta per un nuovo ciclo. Non c'era più fame e attaccamento alla maglia e alla piazza, così abbiamo deciso di rifondare. Dian Luka, Victor Mello e Molitierno sono stati i più forti con cui ho mai giocato, è stato difficile sostituirli, ma sta venendo fuori un gruppo che può vincere qualche trofeo. Dovessi scegliere, vorrei alzare la Coppa Italia, ma vogliamo giocarcela in ogni competizione e su ogni campo per portare in alto il nome di Avellino. Abbiamo vissuto un ritiro strano perché la prima settimana eravamo in pochi e anche senza allenatore. In questo momento siamo un cantiere, un laboratorio. Noi ci poniamo tra le prime 3, 4 del campionato, siamo ambiziosi, vogliamo ottenere il massimo. Mi legano a PaladelMauro ricordi straordinari. Come sapete, mio padre è stato presidente della Scandone. Ricordo i sacrifici fatti e la mia infanzia. Giocare qui è un sogno. Speriamo di poter aver presto i tifosi sugli spalti. Tornando al campo, Fabián López è il massimo, ma ci tengo a ringraziare mister Marcelo Batista che, come sapete, ha avuto dei problemi di salute. L'opening day? Era nata come una giornata di festa, ma si stra trasformando in un qualcosa di assurdo. Giocheremo a Salsomaggiore. Saremo 16 squadre in una piccola cittadina e in un piccolo palazzetto. Se dovesse esserci un positivo al Covid-19 cosa accadrebbe? Saremo quasi 400 persone raccolte in poco tempo e in uno spazio minimo. Senza garanzie è difficile far crescere questo sport.”