Due Ecocardiografi di terza generazione per la ricostruzione tridimensionale del cuore e delle valvole cardiache
sono da alcuni giorni nella disponibilità della unità operativa di Cardiologia Interventistica UTIC, diretta dal
dottor Marino Scherillo. A comunicarlo l'azienda ospedaliera San Pio di Benevento, guidata dal direttore generale Mario Ferrante che evidenzia l'impegno per l’aggiornamento costante delle tecnologie diagnostiche e terapeutiche per tutte le Unità Operative.
"La Cardiologia Interventistica ed UTIC dell’Azienda Ospedaliera del capoluogo del Sannio, con all’attivo oltre
2.000 ricoveri all’anno e 1.500 interventi chirurgici percutanei (coronarografia, angioplastica coronarica, impianto
pace-maker e defibrillatore automatico), può ora contare anche sui due Ecocardiografi di ultima generazione".
“Si tratta di due preziose apparecchiature che consentono la ricostruzione tridimensionale delle camere cardiache e delle valvole per una
più accurata diagnosi, indispensabile per una appropriata selezione dell’iter terapeutico dei pazienti cardiopatici”, afferma il dottor
Marino Scherillo.
"Queste due sofisticate apparecchiature consentono, infatti, di identificare e quantificare eventuali disfunzioni –
anche asintomatiche – delle camere cardiache, consentendo un precoce inizio delle terapia farmacologica salva
cuore. L’approccio diagnostico tridimensionale risulta vincente nei pazienti con pregresso infarto miocardico e nei
pazienti oncologici".
Inoltre, per i pazienti affetti "da valvulopatia, la tecnica ecocardiografica tridimensionale consente di selezionare in modo
accurato la strategia chirurgica o percutanea mini-invasiva mediante cateterismo cardiaco più adeguata per il
singolo paziente. È il caso della stenosi valvolare aortica spesso presente in soggetti anziani".
“I due Ecocardiografi 3D – spiega Scherillo – unitamente alla apparecchiatura per l’Ecografia intra-coronarica
tridimensionale OCT per la appropriata selezione della procedura di angioplastica coronarica, già disponibile ed ampiamente
utilizzata nella sala operatoria di Emodinamica, amplificano la qualità dell’assistenza disponibile per i pazienti afferenti alla
Cardiologia dell’A.O. San Pio”.
“Siamo costantemente impegnati a fare dell’Azienda San Pio un modello di ospedale all’avanguardia – soggiunge il manager
Ferrante – sia al fine principe del miglioramento della qualità dell’assistenza per i pazienti, sia per il prestigio di un territorio e di
una città che lo meritano anche per le loro antiche e gloriose tradizioni”.