Avellino

Ad Avellino per spiegare le ragioni del No al referendum per il taglio dei parlamentari ha fatto tappa il costituzionalista napoletano Massimo Villone, presidente nazionale del Comitato per il NO.

"I motivi del sì sono inesistenti. Si parla di risparmio, che però è risibile. C’è invece una grave questione di rappresentanza, di forze politiche, di territori, perché soprattutto nelle regioni piccole e medie il risultato inevitabile sarà che in Parlamento arriveranno poche forze politiche". 

E a chi gli chiede se si rischia un Parlamento elitario Villone risponde: “Questo è già un Parlamento dominato dall’oligarchia, fatto in gran parte da nominati. Bisogna allargare la rappresentanza, quindi l’esatto contrario di quello che si vuole fare. E non credo che con il sì si possa velocizzare la democrazia: si litiga in pochi come in molti, non cambierebbe niente". 

Chiusura sulla posizione del Pd: “Penso sia un grave errore votare sì, soprattutto del segretario Zingaretti. Ha inchiodato il partito su una scelta che, alla fine, non è una vittoria del Pd, ma una vittoria di altri che il partito potrà soltanto pagare a livello di immagine".