Sarno

Denunce, odori nauseabondi e ordinanze di chiusura emesse e non rispettate, continua a far discutere la vicenda dell’impianto Biogas di Sarno. L’ennesima protesta è scoppiata ieri notte. Sembrerebbe che a causa dell’intenso cattivo odore un bambino si sia sentito male e sia stato trasportato al pronto soccorso del l Martiri Villa Malta. In piazza per manifestare alcuni cittadini che da tempo chiedono la chiusura dell’impianto situato a Foce, lamentando l’aria irrespirabile. Al fianco dei cittadini, anche il vice sindaco del comune Roberto Robustelli che ha così commentato la vicenda.

“L’ennesima notte critica per i cittadini. Sono stato al loro fianco, non solo da assessore all’ambiente, ma da figlio di questa terra.  Ore in cui abbiamo ancora una volta messo insieme un fronte comune. La tutela della salute non ha alcuna bandiera, è una priorità morale, umana, civile. Come istituzioni stiamo procedendo con ogni azione rispetto a quanto nelle nostre competenze e possibilità. In verità andando anche oltre. La vicenda è all’attenzione della Procura attraverso i report dettagliati che abbiamo realizzato. Nei prossimi giorni incontreremo il Prefetto che ha già ricevuto gli atti emanati, l’ordinanza di sospensione, i verbali delle forze dell’ordine. #noicisiamo Andiamo avanti per Sarno e con Sarno” Ha concluso il vice sindaco Robustelli.

Lo scorso 21 agosto, il Tar di Salerno aveva respito la richiesta preliminare della SEA, società proprietaria della Biogas, mettendo la parola "fine" all'impianto le cui attività, però, sembrerebbero continuare, nonostante anche l'ordinanza sindacale di chiusura.