Caserta

“In questi due anni mi sono sempre allenato con l’obiettivo di tornare a Caserta e giocarmi le mie carte. Indossare nuovamente questo stemma sul petto è una grande emozione”Venti anni, due campionati da titolare in D e ora la voglia di dire la sua anche in rossoblu. Michele Avella è tra i volti ‘nuovi’ della Casertana che sta lavorando ad Arienzo in vista del nuovo campionato: “Sono andato a farmi le ossa in due società molto importanti in serie D. Mi sono trovato benissimo in entrambe le piazza; adesso torno a casa e spero di poter dire la mia. Torno più maturo grazie a queste due esperienze. Col Matelica abbiamo fatto molto bene, a Messina, invece, è stata più dura. Eravamo partiti con determinati obettivi, ma non è andata come tutti volevano. Si tratta di una piazza importantissima che ha senza dubbio contribuito a prepararmi al meglio al mio rientro a Caserta”.

L'affetto dei tifosi - “In questi due anni i tifosi rossoblu mi hanno sempre seguito con affetto e stima. Questo mi inorgoglisce e mi spinge a dare tutto me stesso. Ringrazio la società per la grande attenzione che ha sempre mostrato nei miei confronti e per la fiducia sempre manifestata. Ho tanta voglia di ripagare tutto questo”.

La crescita - “Tre stagioni fa ero un giovane aggregato alla prima squadra, adesso torno con due campionati importanti alle spalle e mi sento chiaramente più pronto. Adesso sta a me dare tutto. Sono cresciuto dal punto di vista della personalità. Giocare aiuta senza dubbio, soprattutto per un portiere. Ti aiuta a leggere meglio le situazioni di gioco. Ora sono a disposizione della società e del mister. Io darò tutto in allenamento, poi se dovessi essere chiamato in causa mi farò trovare pronto”.

Esempio - “Che tipo di portiere sono? Tra i pali sicuramente è il mio forte. Mi ispiro a Cragno, con i dovuti paragoni. Ha fatto la gavetta, è partito dal basso ed è arrivato lì dove è. L’augurio è quello di seguire lo stesso percorso. In più in questi primi anni tutti i portieri sono stati un esempio importante. Quando sono arrivato c’erano Benassi e Cardelli, poi Forte e Gragnaniello. Da loro ho cercato di imparare tanto. Soprattutto con Gragnaniello è nato un rapporto che va anche al di là del campo. Mi aiutato molto”.

Fonte e foto: casertanafc.it