L’indice di contagiosita’ Rt risulta essere superiore a 1 in cinque regioni, secondo il monitoraggio settimanale di Istituto Superiore di Sanita’ (Iss) e ministero della Salute relativi al periodo compreso fra il 10 e il 16 agosto. Il valore piu’ alto di Rt e’ stato rilevato in Umbria (1,34), seguita da Abruzzo (1,24), Veneto (1,21), Lombardia (1,17) e Campania (1.02). L’indice Rt risulta invece pari a zero in Basilicata e Molise. In tutte le regioni anche in questa settimana di monitoraggio, sono stati diagnosticati nuovi casi di infezione mentre l’indice di trasmissione nazionale (Rt) e’ superiore a 1 in cinque regioni italiane: Abruzzo, Campania, Lombardia, Umbria e Veneto. L’indice Rt e’ invece pari allo zero solo in due regioni: la Basilicata e il Molise. Gli esperti si dicono preoccupati dall’eta’ mediana dei dati diagnosticati che e’ scesa a 30 anni. Secondo il report della cabina di regia la circolazione del virus avviene oggi con maggiore frequenza nelle fasce di eta’ piu’ giovani “in un contesto di avanzata riapertura delle attivita’ commerciali (inclusi luoghi di aggregazione) e di aumentata mobilita’”.

“Si riscontra – si legge nel documento della cabina di regia – un cambiamento nelle dinamiche di trasmissione (con emergenza di casi e focolai associati ad attivita’ ricreative sia sul territorio nazionale che all’estero) ed una minore gravita’ clinica dei casi diagnosticati che, nella maggior parte dei casi, sono asintomatici”. Per questo viene raccomandata massima precauzione nei luoghi di affollamento cosi’ per come per coloro che rientrano da periodi di vacanza in paesi esteri ritenuti a rischio contagio del virus.

 

“E’ necessario mantenere elevata la resilienza dei servizi territoriali – si legge nel report – continuare a rafforzare la consapevolezza e la compliance della popolazione, realizzare la ricerca attiva ed accertamento diagnostico di potenziali casi, l’isolamento dei casi, la quarantena dei loro contatti stretti.