Avellino

Il patto tra Renzi e De Mita, che sancirebbe una riconciliazione tra rottamatori e mai rottamati, è stato il vero colpo di scena di questa estate pre-elettorale.

In Campania sono tutti pronti a candidarsi con Vincenzo De Luca ma in realtà alla fine della fiera a contare saranno quelle liste che avranno eletto i loro rappresentati nell’assise regionale.
L’intesa che si è stretta tra Italia Viva e i Popolari del sindaco di Nusco, garantirebbe ad entrambe le compagini di poter competere nell’elezione dei consiglieri regionali, cosa che oggi risulterebbe quantomeno complicata.
Certo, per chi era arrivato, soprattutto in Irpina, in Italia Viva convinto di poter continuare a costruire carriere politiche vendendosi come anti-demitiano, la situazione si fa davvero pesante. 

I malumori, infatti, sono emersi forti in questi giorni anche se la strategia di far uscire questa notizia nei giorni di distrazione di massa serve, probabilmente, a far decantare anche le rabbie e i mal di pancia. A lamentarsi sono soprattuto quei papabili candidati che erano già convinti di poter partecipare al circo politico-mediatoco-elettorale di settembre e che invece con il restringersi dei posti sarebbero costretti a restare a casa. 

Eppure un accordo tra De Mita e Renzi sarebbe l’unico modo per entrambi di avere ancora voce in capitolo in un consiglio regionale che sarà eterogeneo, instabile e tenuto insieme solo da un De Luca che si riscopre ogni giorno sempre più sceriffo e sempre meno democratico.

Le operazioni, comunque, proseguono all'interno del centrosinistra e, se l’intesa IV-De Mita dovesse saltare, ci sarebbe l'ipotesi di un accorpamento tra i Popolari e Fare Democratico, la lista che fa capo a Giosy Romano, il presidente del consorzio Asi della provincia di Napoli. 

Una vera e propria matassa che si scioglierà solo il 22 agosto, giorno nel quale si depositeranno le liste.