Che Michelangelo Ciarcia, da amministratore di Alto Calore ancora in carica, sia in corsa per una candidatura nel Partito democratico e, addirittura, in antitesi con Livio Petitto, che avrà i suoi difetti ma non si trova in un conflitto d’interessi mostruoso, è uno scandalo politico.
Per diverse ragioni.
La prima. La più evidente: Michelangelo Ciarcia guida una delle aziende più delicate e più inguaiate della Campania, dovrebbe avere i capelli bianchi per i pensieri e le preoccupazioni dei problemi da affrontare e risolvere. Ma lui niente. Si dice pronto a sostenere una campagna elettorale e a dimettersi non ci pensa. Il debito mostruoso che si ritrova l’Alto Calore non è stato affrontato e risolto, così come le inefficienze della rete idrica. Ma Ciarcia si gingilla con il pensiero di andare a fare il consigliere regionale.
La seconda. Il Pd è diventato un partito veramente ridicolo se deve affidarsi, ancora una volta, alle tarantelle di chi guida una società pubblica per orientare consensi. Non è un caso che Ciarcia sia espressione della componente di Enzo De Luca, che alla Regione ci arrivò come ci arrivò battendo Chieffo proprio grazie a pratiche del genere.
La terza. La più grave. Ci ritroviamo una politica talmente addormentata e inetta da non aver minimamente reagito, facendolo saltare un secondo dopo dalla sedia su cui è accomodato, di fronte all'autocandidatura di Michelangelo Ciarcia. Come se fosse lecito ritrovarsi un manager che viene scelto per politica e non per capacità. Lui, che si era proposto a guidare l’Alto Calore in quanto tecnico e non schierato. Ma il Presidente della Provincia che fa, dorme su qualche spiaggia? E il sindaco di Avellino, che si bea di aver dato corrente all’ennesima parata cafona di luminarie, capisce che ha un ruolo in tutto questo?
Ma che razza di sindaci ci ritroviamo a guidare i comuni, ce n’è uno che abbia la schiena dritta o sono tutti servi della gleba?
Livio Petitto, o chiunque altri al posto suo, non merita il surplus di riflessione cui Cennamo (ma a che serve quest’uomo?) e il segretario Annunziata (quello che ha sfregiato il Pd portandolo all’opposizione in consiglio comunale ad Avellino) dicono di aver necessità prima della scelta finale sui quattro in lista.
Perché questa farsa è ridicola e la finta attesa è solo una miseria.