Nel giorno della conferma della Serie A2 a 27 squadre, con buona pace della Pallacanestro Avellino e della Virtus Arechi Salerno, il tassello mancante del secondo campionato nazionale, rappresentato dalla JuveCaserta, cerca un nuovo incastro per riposizionarsi nel mosaico della pallacanestro tricolore mentre il clima resta particolarmente teso dopo il botta e risposta tra D'Andrea e l'ex amministratore unico e general manager Nevola, innescato dalla lettera aperta, al vetriolo, pubblicata lo scorso sabato sera, dal neo-presidente, sulla pagina facebook ufficiale della società. Diversi, nel contempo, i nodi da sciogliere, a prescindere da dove, come e quando si ripartirà. In primis ci sono quelli relativi allo staff tecnico e dirigenziale; ai vincoli con coach Oldoini, il general manager Marruganti e il direttore sportivo Johnson. Appare, infatti, più che verosimile che i tre non accettino di lavorare in C Gold, che, a oggi, è il campionato a cui il club bianconero potrebbe prendere parte. Non meno intricate le matasse, da sbrogliare, con cui si sono trovati a fare i conti i cestisti D’Alessandro, Schina, Korsunov, Paci e Piccoli: contrattualizzati, ma non ancora tesserati, sono ora alle prese con la ricerca di un posto nei roster, in larga parte, però, già allestiti, tra A2 e Serie B.
JuveCaserta, il futuro è una matassa da sbrogliare
Dopo l'esclusione dalla Serie A2, il club bianconero rischia di perdere pezzi nello staff
Marco Festa