Sarà inaugurata Sabato 15 Agosto 2020, alle ore 10.30 nella sala dell'associazione "Cambiamenti" di Tufo (Av), in Piazza Umberto I, la personale di Maurizio Di Vito: "Acquerelli, che passione...”.
Una personale pervasa dal senso vivo dell'amore per i luoghi dell'anima, il tocco leggero dell'artista autentico che, con tratto e speranza, propone una carrellata di immagini fatte di luce, colori e sfumature attraverso le quali i paesaggi vibrano sospesi in un'atmosfera senza tempo.
Nell'arte di Di Vito si confondono modernità e classicismo proponendo una miscela accattivante, che trascina lo spettatore in un caleidoscopico viaggio nelle sensazioni che la pittura sa offrire. La mostra sarà aperta dal 15 al 19 Agosto.
Quattro giorni per ripercorrere scorci e paesaggi di un borgo sospeso nel tempo. Tufo secondo Di Vito diventa paradigma del tempo passato, luogo ameno di sentimenti semplici e veri. Fin dalle scuole medie ha manifestato propensione per le materie artistiche tanto è vero che i giudizi finali erano sempre espressi in questo senso. Purtroppo, forse per una questione pratica, più lavorativa, ha frequentato l'istituto tecnico di Benevento. La passione però è rimasta, tanto è vero che, anche se non in modo puramente artistico, si è cimentato in una carrellata di scorci del paese in forma grafica (bianco e nero). Gli stessi lavori, agli inizi degli anni '80, sono stati oggetto prima di una mostra nel proprio paese, poi sono stati utilizzati per arricchire il libro sul profilo di Tufo del compaesano Abate Mongelli.
Ha poi realizzato sulla falsa riga del libro di Tufo anche grafici utilizzati nel volume sulla storia di San Michele di Serino del Prof. Aldo Renzulli. Ha prodotto anche uno dei primi disegni utilizzati sulle etichette delle bottiglie del famoso vino locale Greco di Tufo. Nel corso degli anni ha abbandonato un pò quest' Hobby, per dedicarsi all'altra passione: il canto. In passato ha inoltre realizzato altri dipinti ad olio da autodidatta, ma questa forte passione artistica si è concretizzata nel periodo post pensionistico avendo in questa fase molto più tempo a disposizione. Approfittando anche della presenza di qualche artista pittore, ha acquisito alcune nozioni basilari sull'acquerello, tecnica mai utilizzata in precedenza. La cosa lo ha appassionato in modo particolare, anche se l'acquerello a differenza di quanto si possa credere, è una tecnica solo apparentemente semplice. L'interesse si è fatto ancor più forte quando agli inizi dell'anno 2020, a causa dell'emergenza sanitaria, c'è stato un lungo periodo di chiusura sociale. È a quel punto che, quasi ogni giorno, ha realizzato dipinti ad acquerello, raccogliendone un bel pò, tanto da far pensare all'allestimento di una vera e propria mostra in paese. I dipinti raffigurano soprattutto angoli e scorci del paese nella bellezza dei loro particolari. È stato appagante aver riscontrato l'apprezzamento dei tufesi che vivono all'estero i quali si sono ritrovati, anche se solo con l'immagine, nei loro vissuti, suscitando ammirazione ma soprattutto emozione.