Il reparto operativo Aeronavale di Napoli, i finanzieri della sezione operativa Navale della Guardia di Finanza di Salerno, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, nell'ambito dell’intensificazione dei servizi di polizia ambientale e controllo economico del territorio hanno applicato la misura cautelare, sequestrando preventivamente una nota struttura alberghiera di Amalfi. Le indagini hanno preso il via a seguito di un controllo che i finanzieri hanno svolto presso la struttura alberghiera, dove hanno rilevato la presenza di un cantiere completamente abusivo. Dopo approfonditi accertamenti, coordinati della Procura delle Repubblica presso il Tribunale di Salerno, si è giunti a capo di consistenti ipotesi di illecito: in particolar modo, partendo dai lavori di rifacimento e messa in sicurezza di una parzialmente crollata, il proprietario della struttura aveva dato avvio a lavori che comportavano un sostanziale mutamento qualitativo e quantitativo delle opere preesistenti, per i quali non era sufficiente avvalersi dell'istituto della s.c.i.a. (segnalazione certificata di inizio attività), ma occorreva passare attraverso il rilascio di ulteriori pareri ed autorizzazioni, da parte della Commissione locale per il paesaggio del Comune, della competente Soprintendenza per i Beni Ambientali e Paesaggistici, della Capitaneria di Porto e della Dogana e del Genio Civile. Tutto questo era necessario, perché il complesso alberghiero è situato all'interno del Parco Regionale dei Monti Lattari, in una zona riconosciuta "patrimonio dell'Umanita" dall'Unesco, ed inoltre, si trova nella fascia di 30 metri di rispetto previsti a tutela del demanio marittimo. Durante le indagini è venuto fuori che le irregolarità non si limitavano solo all’esterno della struttura, perché all’interno vi erano in corso di realizzazione altri lavori che avrebbero dovuto portare alla costruzione di alcune suite e di un corridoio di collegamento. I controlli, poi, hanno evidenziato altre sostanziali modifiche dello stato interno dei locali, oltre allo sbancamento non autorizzato di roccia, effettuato per ottenuto un notevole ampliamento degli spazi utili. A tutto questo vanno aggiunti lavori non autorizzati, riguardanti un soprastante terrazzo, trasformato da solarium a spazio di ristorazione, con tanto di forno in muratura par il confezionamento dei pasti. Al termine delle indagini effettuate, sono cinque i soggetti denunciati per carie ipotesi di reato che vanno dall'abuso edilizio, falsità commessa da pubblico ufficiale in atto pubblico, abuso in atti d'ufficio, e connesse violazioni in materia paesaggistica. Sussistono inoltre, i presupposti per la contestazione del reato di lottizzazione abusiva. Infatti, attraverso la realizzazione di tali opere, gli autori degli abusi in questione hanno operato la trasformazione urbanistica dell'area, che da zona qualificata di tutela ambientale con divieto di edificabilità pubblica e privata, veniva a trasformarsi in zona turistico – ricettiva, e dal punto di vista strettamente edilizio, i soggetti responsabili, attraverso un condono ottenuto in maniera anomala grazie ad una serie di falsità commesse nella presentazione ed istruzione delle pratiche da parte del competente Ufficio Tecnico comunale, hanno realizzato un'opera edilizia difforme da quanto autorizzabile a norma di legge. L'operazione sì e svolta anche con la collaborazione del personale dell'Ufficio Tecnico del Comune di Amalfi.
Nota struttura alberghiera sequestrata ad Amalfi
L'operazione effettuata dalla Guardia di Finanza ha portato alla denuncia di cinque persone
Redazione Ottopagine