Potrebbe essere di natura dolosa l'incendio che alle prime luci dell'alba di ieri ha divorato un capannone ai confini tra i comuni di Angri e San’Antonio Abate.
Altissime colonne di fumo nero si sono levate dal deposito di un'azienda conserviera, distruggendo migliaia di barattoli e merce presenti all'interno, nonché l'intero capannone. Ai caschi rossi sono servite diverse ore di lavoro e l'impiego di cinque autobotti per domare le fiamme. Secondo una prima stima effettuata dalla proprietà i danni ammonterebbero a oltre tre milioni di euro.
A lanciare l'allarme, proprio i residenti che hanno immediatamente allertato i vigili del fuoco alla vista del rogo. Sull'origine delle fiamme che hanno distrutto il deposito si continua ad indagare. I carabinieri di Angri e Sant'Antonio Abate, giunti sul posto insieme agli agenti della polizia locale, non escludono nessuna ipotesi, compresa quella dolosa