Avellino

Restituire centralità alle aree interne, magari con un assessorato dedicato, che faccia uscire Irpinia e Sannio da una condizione periferica. Questo è l'obiettivo di Clemente Mastella giunto ad Avellino per presentare i candidati della Lista Noi Campani che correrà per le regionali di settembre a sostegno di Vincenzo De Luca. 

Il primo commento è per le vicende giudiziarie che in queste ore stanno interessando la squadra di fedelissimi del governatore nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Napoli sul mega appalto da 18 milioni per la realizzazione dei Covid Hospital di Napoli Caserta e Salerno.

L'ex guarda sigilli dice di non esser preoccupato per le eventuali ricadute elettorali.

“Non sono preoccupati a Milano perché dobbiamo farlo noi qui in Campania? Sono certo che sapranno difendersi in maniera adeguata. Poi tenete conto che la rilevanza dell'emergenza sanitaria richiedeva una forma cogente di scelta. So che l'opposizione tenta di sfruttare questa cosa, forse faranno candidare qui il presidente della Lombardia Fontana in sostituzione di De Luca? - aggiunge Mastella – non credo che gli convenga”.

Tina Pagliuca, Adele Nigro, Bruno Aliberti e Guerino Gazzella. Questa la squadra presentata al Viva Hotel insieme alla moglie Sandra Lonardo che ha deciso di lasciare Forza Italia per seguire il marito in questo nuovo percorso elettorale.

"Occorre un'attività regionale che guardi al territorio in maniera triangolare, serve una risposta forte - ha dichiarato il sindaco di Benevento - Prima Napoli poi Salerno, adesso è il momento di guardare a Benevento e Avellino. Inoltre c'è da preparare progetti adeguati tenendo conto di un'ambizione che bisogna recuperare: ci sono massici investimenti da parte dell'Europa, non possiamo perdere l'ultimo treno".

L'ex ministro torna in una coalizione con Ciriaco De Mita e il Pd, dopo molti anni nel centrodestra, ma rigetta le accuse di trasformismo:

"Chiedete a Salvini che prima stava nel centrodestra poi ha fatto la scelta di allearsi con i Cinque Stelle, oppure chiedete al Pd che oggi è alleato dei grillini. Possibile che in Italia il trasformista sia sempre io? - aggiunge Mastella - Io sono sempre lo stesso, mi sposto sul tavolo ma rimango sempre al centro, coerente con me stesso.  Poi Salvini ha detto: "Mai con Mastella", ma chi ha mai detto che voglio andare con lui? stop chiusa la partita".

In questi giorni si sta ragionando su come ridurre il perimetro della coalizione di centrosinistra che si presenta con un eccessivo numero di liste. Per Mastella l'importante è “che i vari territori di cultura politica si ritrovino nella stessa area. La mia resta una lista moderata, di centro. Certo, se ognuno si candida col bilancino per il quoziente francamente per me non ha minimo di dignità politica”.

Quanto a famiglie politiche va anche sottolineato il ritorno al fianco di De Mita, dopo molti anni. Sul punto però Mastella precisa: “L'inedito di questa volta è che sono arrivato io qui, lui già c'era la volta scorsa, anche se ci è arrivato dalla sera alla mattina, in maniera un po' furtiva, ma lo dico con grande affetto e stima, senza alcun giudizio. Vedendo peraltro il livello della proposta politica... insomma ad avercene tanti De Mita e tanti Mastella. Anche Caldoro si arrischia a giudicarci, ma noi saremo giudicati dalla storia, Caldoro nemmeno dalla cronaca”.

Una stoccata la riserva anche per Umberto Del Basso De Caro e per il Partito Democratico sullle ultime vicende che hanno riguardato la sua maggioranza al comune di Benevento:

“Hanno tentato di fottermi ma non ci sono riusciti – dice Mastella - hanno provato a fare un'alleanza, De Caro anche qui si muove in maniera anguillesca, ci ha provato anche la destra, ma non ci sono riusciti. Nessun problema. Tutti dicono “mai con Mastella” ma intanto io sono tra i 15 sindaci più apprezzati. Si potrebbe parlare di una particoalre fenomenologia di Mastella, nessuno vuole stare con me ma io da solo sto al 60 per cento. Va bene così” conclude il sindaco sannita.