“Grazie a chi ha resistito, alle aziende che sono state in trincea durante il Covid. Sosterremo queste realtà a partire dal Mezzogiorno e dal Sannio che è territorio d'eccellenza”. Così il ministro dell'Agricoltura, Teresa Bellanova oggi nel Sannio, a Guardia Sanframondi. "Tenevo molto a ringraziare chi, in questi mesi di paura, ha lavorato per garantire normalità a questo Paese: alla filiera produttiva agroalimentare che io chiamo la filiera della vita e che è un settore modernissimo per il quale ci sarà tutto il nostro sostegno”.
Parte da qui il Ministro dell'Agricoltura Teresa Bellanova oggi, su invito di Italia Viva, in visita alla Cantina Sociale "La Guardiense".
“Stiamo lavorando per garantire più risorse all'agricoltura sia per la politica comunitaria che per la sostenibilità ambientale che dobbiamo realizzare al pari della sostenibilità economica delle imprese necessaria per evitare l'abbandono dei terreni e un aggravamento della crisi climatica, stiamo lavorando su questo e su un progetto che riguarda l'irrigazione nel Mezzogiorno.
La vitivinicoltura sannita e meridionale, le prospettive di sviluppo e lavoro nel Mezzogiorno i temi dell'intervento della Bellanova che ha spiegato anche il suo impegno (fondi per un miliardo) per la ristorazione italiana.
“Sono molte le imprese ancora chiuse e chi lavora ha costi troppo pesanti e l'immediata ricaduta riguarda anche il settore agricolo. Se non aiutiamo le imprese della ristorazione – ha ribadito - creiamo spreco alimentare e difficoltà ai prodotti dell'eccellenza made in Italy, il rischio assolutamente da impedire è quello che si abbassi la qualità.
E poi il paesaggio di Sannio Falanghina candidato al riconoscimento di patrimonio Unesco: “La Campania ha gestito bene il Psr, utilizzando tutte le risorse. Per riconoscere e valorizzare questo patrimonio è necessario sostenere questa biodiversità: avete vigneti d'eccellenza che ci vengono invidiati nel mondo e noi dobbiamo valorizzarli sempre più. L'ultimo decreto destina risorse alla viticoltura in crisi per la chiusura delle imprese di ristorazione, un danno che va recuperato attraverso misure di decontribuzione (da gennaio a giugno imprese agricole non pagheranno i contributi) per dare liquidità e sostegno alle imprese. Perchè l'agroalimentare è il settore del futuro e il Covid l'ha reso chiaro dimostrando che questo settore ha garantito al paese di andare avanti e non cambiare le abitudine alimentare: una filiera della vita che deve essere attrattiva anche per i giovani che devono guardare al settore come ad una grande un'opportunità".