Solofra

Un sit-in per chiedere che riapra quanto prima il Pronto soccorso e che il "Landolfi" di Solofra non diventi un ospedale di serie B, rischiando addirittura di essere chiuso.

Si sono ritrovati in tanti davanti l'ospedale della concia: solofrani, serinesi, montoresi e cittadini della Valle dell'Irno per far sentire la propria rabbia, far avvertire il loro dissenso e preservare una struttura ospedaliera che serve un bacino di utenza molto ampio.

Sono stati mesi difficili quelli dell'emergenza Coronavirus. Dal 20 marzo, con la decisione di trasformare il Landolfi in presidio No Covid, è stato chiuso il Pronto soccorso con inevitabili disagi per gli utenti.

L'ospedale dovrà ora essere sottoposto a lavori di ammodernamento e adeguamento che comporteranno anche la chiusura temporanea di alcuni reparti, almeno fino a febbraio. Il timore di molti cittadini è che questo possa rappresentare il preludio a una chiusura definitiva.

Tanti cittadini ma esponenti istituzionali e politici assenti: gli unici Vincenzo Ciampi, candidato 5 Stelle alle Regionali e Giovanni D'Ercole di Fratelli d'Italia. Evidentemente il futuro del Landolfi si gioca altrove.