Come ogni anno il Comune di Monteforte Irpino ha voluto ricordare le 40 vittime della strage del bus. Lì, dove il pullman precipitò dal viadotto Acqualonga della A16, si sono ritrovati il sindaco Costantino Giordano con l'amministrazione comunale e i familiari di alcune delle vittime. C'era anche una piccola che scampò alla tragedia.
Il sindaco ha deposto una corona di fiori, poi una breve omelia del parroco don Antonio Testa. A rendere omaggio alle vittime anche Emilio Matarazzo, vigile del fuoco, oggi in pensione, ma quella sera del 28 luglio 2013 in prima linea nella macchina dei soccorsi. “Fu uno strazio, una tragedia impossibile da dimenticare per me, figuriamoci per i familiari. Ricordo davanti ai miei occhi scene apocalittiche. Decine di cadaveri e le urla di dolore di chi era sopravvisuto".
Da quel giorno la comunità di Monteforte e quella di Pozzuoli hanno stretto un bel gemellaggio per non perdere il ricordo di chi non c'è più ma anche per provare ad andare avanti. Quella che è stata, prima del ponte Morandi, il più grande incidente stradale nella storia del nostro paese non ha ricevuto ancora piena giustizia con il processo penale che dovrà celebrare il grado di appello.