A pochi giorni dalla presentazione delle liste che chiariranno il quadro della sfida alle prossime regionali di settembre, i demitiani hanno presentato a Napoli il simbolo di “Italia è popolare”, la lista che punta a riunire sotto un'unico nome tutti quelli che si riferiscono all'esperienza del popolarismo, il mondo disperso dei gruppi dirigenti e dell'elettorato moderato. Ciriaco De Mita, ancora una volta sarà grande protagonista di questo nuovo ma antico movimento politico, insieme al nipote Giuseppe e a Francesco Maria Tuccillo.

Nella conferenza il leader della Dc precisa: “Non siamo parte di una ammucchiata ma la sola speranza possibile per questo PD senza pensiero”. Ma è per Caldoro che il leader di Nusco riserva la replica più dura e pungente.

Il candidato del centrodestra, ex presidente della Regione, aveva attaccato in mattinata il sodalizio tra demitiani e deluchiani, postando sul suo profilo social la foto dei due leader a braccetto con sotto la scritta”Uniti dalle Asl”. “Osservo che per il vecchio De Mita la politica è pensiero: basta che questo vada di pari passo con le nomine nelle Asl. De Luca e De Mita trovano la sintesi di questo pensiero su amici e famiglia” ha scritto Caldoro che non ha mai mandato giù il famoso “patto di Marano” quando, alla vigilia delle regionali che videro vincitore De Luca, i demitiani passarono a sostenere l'ex sindaco di Salerno.

Durissima e pungente la replica del leader di Nusco (clicca per rivedere il video)

“Non può dire una cosa del genere perché lui è stato candidato per me e, anziché elaborare un programma, nominò un capo di gabinetto come responsabile del potere. Quando un presidente nomina responsabile un suo collaboratore vuol dire che non ha la testa per agire. Mi ha anche chiesto scusa dopo, in un dibattito fatto presentando un libro. Io non ho la presunzione dell'intelligenza, però non sono stupido. Credo che lui trasformi la stupidità in intelligenza”.