Avellino

Dal Ticino all’Irpinia. Maratona dopo maratona. Novecento kilometri per ripercorrere il cammino di una vita. Dall’Italia alla Svizzera, dalla Svizzera all’Italia; da Lugano a Castelfranci per realizzare un sogno tirato fuori da un cassetto. Per Soccorso Cresta sta per arrivare il momento di mettersi in marcia.

Soccorso, lei è originario di Castelfranci, ma è trapiantato in Svizzera ormai da una vita. La sua è la storia di un emigrante che, come tanti altri, non ha mai dimenticato le sue radici, le sue origini.

“Il 21 luglio del 1971 sono partito da Castelfranci per Roma dove sono rimasto sino al dicembre del 1973. Poi, il 4 gennaio 1974, sono arrivato in Svizzera. Avevo tanta voglia di darmi da fare di costruire il mio futuro. Inizialmente pensavo di rimanere solo per un po’ di tempo, in fondo avevo 17 anni, e, invece, ho trovato la mia strada e non sono più andato via. Sono ancora, felicemente, qua.”

Lei ha due grandi passioni: l’U.S. Avellino, per cui nutre un amore viscerale, e il podismo. Ha deciso, così, di tentare un’impresa che si fa fatica solo a pensarla: mettersi in marcia da Lugano per ritornare nella sua Castelfranci. Simbolicamente ripercorrerà quello che è stato il percorso della sua vita.

“La partenza è fissata per giovedì 30 luglio dal Municipio di Lugano, in piazza della Riforma, dove riceverò i saluti del sindaco, Marco Borradori. Per l'occasione ho fatto stampare dei gagliardetti: su un lato c’è lo stemma del Comune di Castelfranci, sull’altro quello di Lugano. La firma del sindaco Borradori rappresenterà il via per il mio viaggio, che, al mio arrivo a Castelfranci, si concluderà con un’altra firma: quella del sindaco Generoso Cresta, sancendo una sorta di gemellaggio tra il mio paese natale e la mia città adottiva.”

Nel dettaglio, quali saranno le città che toccherà?

“Ho previsto un numero di tappe che oscillerà tra le 18 e le 20. Ad accompagnarmi, per larghi tratti, ci sarà la vista del mar Adriatico. L’itinerario prevede il passaggio per Cantù; Crema; Piacenza; Parma; Reggio Emilia; Bologna; Cesena; Rimini; Pesaro; Ancona; San Benedetto del Tronto; Pescara; Termoli; Campobasso e Pietrelcina.”

Lei, la strada, i kilometri da macinare, ma non sarà solo…

“Si, con me ci sarà mio figlio Gabriele, che mi accompagnerà in bici durante tutto il tragitto. Ha appena concluso il giro della Svizzera, di circa 2000 kilometri. È ben allenato e fare sport è una passione di famiglia.”

Insomma, in attesa di rivedere in campo il suo Avellino in stadi più vicini alla Svizzera e di sostenerlo dagli spalti in compagnia anche degli altri componenti della sua famiglia, ovvero sua figlia Simona e sua moglie Maria, si tiene impegnato.

“Come tutti sanno, ad agosto l'Avellino svolgerà il ritiro pre-campionato a Sturno. Magari, se le condizioni fisiche me lo permetteranno, ci sarà spazio per una piccola deviazione... Scherzi a parte, sarebbe la ciliegina sulla torta visto il grande amore che mi lega ai lupi. Non per caso durante il mio viaggio indosserò delle canotte con il logo dell'U.S. Avellino sul petto, oltre a quelli di Lugano, Castelfranci, della Svizzera e dell’Italia.”

A chi intende dedicare questa impresa, una volta che l'avrà compiuta?

“Il prossimo 7 agosto festeggerò il mio trentottesimo anniversario di matrimonio; l'11 agosto i miei 64 anni. Sarà speciale celebrarli così e ricordarli con questa avventura. Questa impresa la dedico alla mia famiglia e ai castellesi emigrati in tutto il mondo.”