Grottaminarda

Si sono avvalse tutte della facoltà di non rispondere le sei persone irpine chiamate in causa, a vario titolo, dall'indagine della Dda e dei carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino su una presunta associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di cocaina, hashish e marijuana. Un'inchiesta sfociata in sette custodie cautelare in carcere, due ai domiciliari e in un obbligo di firma disposti dal gip del Tribunale di Napoli Fabrizio Finamore. Nel mirino degli inquirenti, un giro di sostanze stupefacenti tra Napoli, Afragola e Grottaminarda.

Gli interrogatori dei sei irpini, tutti svolti su rogatoria, hanno riguardato, ad Avellino, Elodia Roselli (avvocato Gaetano Aufiero), 30 anni, di Grottaminarda, e a Benevento, dinanzi al gip Vincenzo Landolfi, Jonatan Faretra - , 35 anni, di Grottaminarda- l'avvocato Carmine Monaco ha eccepito la violazione del diritto di difesa per il mancato deposito degli atti nella cancelleria del Gip sannita -, Mario Graziano (avvocato Pasqualino Flammia), 26 anni, di Grottaminarda, tutti finiti in carcere, Bruno Pacilio (avvocato Benedetta Masone), 51 anni, di Mirabella Eclano, ai domiciliari, e Simone Ianniciello (avvocato Giuseppe Vitiello), 23 anni, di Ariano Irpino, che è invece all'obbligo di firma.

Interrogatorio a Pescara, infine, dove si trovava quando è stato fermato, per Rosario Abruzzese (avvocato Enrico Riccio), 23 anni, di Grottaminarda, anch'egli agli arresti in casa.

La parola passa ora al Riesame, al quale le difese ricorrerano contro il provvedimento restrittivo, che aveva colpito anche Stefano Accarino, 44 anni, di Afragola, Giuseppe Amato, 42 anni, di Napoli, Carlo D'Aiello, 42 anni, di Napoli, Diego Rocco, 32 anni, di Napoli, tutti spediti in carcere.