Dalle prime ore della mattinata, nei comuni di Moschiano, Pago del Vallo di Lauro, Visciano, Marigliano e Nola, i carabinieri della compagnia di Baiano hannoeseguito 6 misure cautelari coercitive (di cui 2 in carcere e 4 agli arresti domiciliari) emesse dal gip del tribunale di Napoli, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia Partenopea. In carcere sono finiti Giuseppe Pacia, classe 1958, e Michele Castaldo, classe 1978.
Ai domiciliari Salvatore Pacia, classe 1960, Vincenzo Rufino, classe 1977, Pasquale Isernia, classe 1974, e Gaetano Varchetta, classe 1947.
Le indagini condotte dai militari del Nucleo Operativo, avviate nel mese di ottobre 2017 e concluse nel mese di marzo 2018, avrebbero consentito di accertare che gli indagati avrebbero organizzato una estorsione pluriaggravata, anche dal metodo mafioso, ai danni di un imprenditore edile operante nell’area Nolana.
Le attività investigative hanno permesso di accertare che gli indagati, peraltro ritenuti contigui al clan camorristico “Cava”, operante nel Vallo di Lauro e nell’hinterland napoletano, avrebbero effettuto una serie di preparativi che vanno dalla localizzazione della vittima, a ripetuti sopralluoghi ed all’individuazione di un loro complice, amico dell’imprenditore, grazie al quale, con uno stratagemma, lo avrebbero attirato in un immobile degli indagati nell’hinterland napoletano. Qui, in seguito ai minacce e violenze fisiche, gli indagati avrebbero chiesto a titolo estorsivo la somma di 25.000 euro, nonché la vendita fittizia di un suo terreno agricolo a Quindici, beneficiario tra l’altro di rilevanti contributi economici regionali. Nel corso dell’operazione, a cui hanno preso parte oltre 50 militari, unità cinofile del Nucleo Carabinieri di Sarno e un velivolo A109 Nexus del Nucleo Elicotteri Carabinieri di Pontecagnano, sono state eseguite numerose perquisizioni domiciliari e locali.