“La realtà è diversa da quella che qualcuno racconta sul Decreto semplificazione. Quello che doveva essere uno strumento per valorizzare i Vigili del Fuoco, si sta trasformando in una vera e propria beffa” , così in una nota la segreteria della Uil Vigili del Fuoco di Benevento dopo l’approvazione del decreto. 13 euro mensili lordi ad un Vigile del Fuoco può essere definito un aumento degno di chi rischia quotidianamente la propria vita?.
Con l’attuazione della norma in questione – rimarca la Uil vigili del fuoco - non solo si definisce uno scarno obbiettivo con le poche risorse impiegate rispetto a quelle necessarie per completare gli interventi in favore del Corpo, ma soprattutto, queste risorse vengono impiegate e ripartite, con aumenti di stipendio autofinanziati, visto che ci sono stati scippati anche istituti retributivi, cancellati con un colpo di spugna”.
La Uil poi rivendica il fatto che “nonostante le nostre proposte, per una ripartizione equa, frutto di un cartello unitario che rappresenta la maggioranza dei Vigili del Fuoco, non c’è stata nemmeno lontanamente una presa in considerazione. È ingiustificabile e intollerabile un simile atteggiamento e non può trovare attenuanti di alcun genere l’esclusione del Sindacato dalle dinamiche retributive e previdenziali, soprattutto quando ha dimostrato di saper fare prima e meglio.
I Vigili del Fuoco, poco considerati, poveri oggi ma ancora più poveri domani” questo è l’allarme lanciato dal sindacato che conclude: “Vi è la totale assenza di alcun intervento di natura pensionistica e previdenziale, i Vigili del Fuoco a causa degli elevati standard di efficienza psico-fisica e per l’impiego in attività particolarmente usuranti sono costretti ad andare in pensione a 61 anni, l’applicazione dei coefficienti minimi di trasformazione dell’assegno di pensione e il mancato avvio di qualsiasi forma di previdenza complementare, faranno dei Vigili del Fuoco i pensionati poveri di domani”.