Cerreto Sannita

Ad entrambi è stato contestato il favoreggiamento personale: avrebbero aiutato gli autori di un delitto ad eludere le investigazioni; in particolare, quelle su uno dei numerosi colpi ai danni delle tabaccherie della provincia di Benevento, prese di mira da alcuni mesi.

E' l'ipotesi di reato prospettata dal sostituto procuratore Donatella Palumbo nei confronti di un 49enne di Frattamaggiore e di un 66enne di Napoli, chiamati in causa dalle indagini sul raid del quale aveva fatto le spese, lo scorso 26 aprile, una rivendita a Cerreto Sannita, dalla quale erano stati portati via sigarette, gratta e vinci e denaro.

I due napoletani hanno ricevuto un avviso di garanzia, così da avere la possibilità di nominare un proprio consulente, in vista dei rilievi che i carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo provinciale eseguiranno domani sull'Audi A6 che i banditi erano stati costretti ad abbandonare, al pari della refurtiva. Secondo la ricostruzione fin qui definita, a bordo dell'auto c'erano quattro malviventi che, intercettati lungo la statale 372, a Faicchio, erano stati inseguiti fino allo svincolo di Gioia Sannitica, dove l'Audi si era schiantata contro un guard rail.

Gli occupanti erano riusciti a squagliarsela, la macchina era stata sequestrata, in attesa, appunto, dei rilievi, che potrebbero fare emergere la presenza di tracce, anche biologiche. Immediato l'avvio del lavoro investigativo, con il coinvolgimento dei due indagati – sono difesi, tra gli aaltri dall'avvocato Claudio Fusco-, evidentemente legato alle dichiarazioni rese sull'A6.