Castelfranci

Era la sera del venerdì santo del 2019 quando a Castelfranci, in via Capogiardino, si erano incrociarte due auto. La prima era ferma all'altezza del bar Platani ed era guidata da F.I., il quale stava attendendo l'arrivo del figlio E.I. che era andato ad acquistare delle sigarette, mentre la seconda era in movimento ed era condotta da M.C., noto meccanico del paese, il quale, per poter passare senza toccare la vettura in sosta, era stato costretto a fermarsi e a chiudere lo specchietto retrovisore posto sul suo lato. Non appena gli sguardi dei due conducenti si erano incrociati, erano volate parole grosse, che aevvano richiamato immediatamente l'attenzione degli avventori del bar:  il primo ad accorrere era stato il figlio di F.I., che, avendo sentito offendere il  genitore, preso dalla rabbia, aveva iniziato a minacciare gravemente l'altro conducente che, intimorito, era andato via.
A giudizio per il reato di minaccia grave, il giudice Lucio Galeota  ha assolto, perchè il fatto non sussiste, sia il padre, F.I., che il figlio, E.I., difesi rispettivamente dagli avvocati Antonella De Cristofaro ed Enzo Molettieri.