Napoli

Guido Donatone, storico dell'arte, studioso della ceramica meridionale, ispettore onorario del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e da più di trent'anni presidente napoletano di Italia Nostra, è morto oggi nella sua casa napoletana.

Oltre ai suoi studi sulla ceramica meridionale, le sue innumerevoli pubblicazioni sono presenti nelle biblioteche dei più importanti musei del mondo, ha dedicato gran parte della sua vita alla tutela del patrimonio artistico e monumentale di Napoli e della Campania. Il suo impegno civile, le sue battaglie in difesa del centro storico di Napoli, lo hanno fatto essere sempre in prima linea contro ogni tentativo di manomissione dell'immenso patrimonio artistico napoletano, concentrato in gran parte nel centro storico di Napoli, che anche grazie a lui ha avuto nel 1995 il riconoscimento quale Patrimonio dell'Umanità da parte dell'Unesco.

È stato anche protagonista, sin dalle prime battute, della stagione delle "Assise di Palazzo Marigliano" che lo hanno visto come fondatore insieme ai compianti Antonio Jannello, Gerardo Marotta e Aldo Masullo.

Se ne va con lui uno degli ultimi "paladini" dell'ambiente e dei valori costituzionali che lo tutelano, che esponendosi sempre in prima persona hanno combattuto una vera battaglia contro proposte urbanistiche discutibili e contro il pericolo della speculazione edilizia che nel corso degli ultimi decenni hanno più volte messo a rischio il patrimonio artistico e monumentale di Napoli che costituisce un unicum di inestimabile valore.

I funerali si terranno domani alle 11,30 nella Basilica di Santa Chiara in Napoli. 

L'amministrazione comunale di Napoli ha voluto esprimere “profondo cordoglio per la scomparsa di Guido Donatone, da più di trent'anni presidente napoletano di Italia Nostra e ricorda il suo grande impegno civile nelle tante battaglie ambientali e per la difesa delle straordinarie bellezze soprattutto del centro storico della nostra città.

 

“Un grande ambientalista. Ha sempre lottato con fierezza per la salvaguardia del nostro patrimonio naturale, contrastando scellerate proposte urbanistiche e la speculazione edilizia che negli anni ha devastato il nostro territorio e i nostri beni naturali e culturali. Oggi ci lascia una persona alla quale Napoli e la Campania devono molto”. E’ quanto dichiarato da Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi.