"E’ oramai chiaro a tutti che il vincolo burocratico delle stagioni dei saldi commerciali, nel terzo millennio, in un’epoca nella quale il settore del terziario commerciale ha subito notevoli cambiamenti, con liberalizzazioni impensabili fino a qualche tempo addietro, ma anche per l'avvento dell'era digitale, non ha più motivo d’esistere – ribadisce Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari -. Invece quest'anno per la maggior parte della regione italiane, Campania compresa, la partenza della stagione dei saldi estivi è slittata al 1° agosto prossimo. Decisamente troppo tardi, anche rispetto a quanto deciso da alcune regioni, dovei  i saldi sono già partiti dal 1° luglio. Da qui la richiesta di anticipare tale data al 6 luglio prossimo. 

In Campania - sottolinea Capodanno -, a seguito del decreto dirigenziale numero 200 del 3 dicembre 2019, originariamente i saldi dovevano iniziare oggi, 4 luglio, ma poi, a seguito dell'emergenza dal Covid--19, su indicazione della Conferenza delle Regioni, questa data è stata posticipata per tutto lo stivale al 1° agosto. Ma mentre alcune regioni, come la Calabria e la Sicilia, per venire incontro alle esigenze del settore del commercio ma anche per evitare che i saldi inizino quando la maggior parte delle persone dovrebbe andare in vacanza, hanno anticipato la data di partenza al 1° luglio, in Campania ciò non è avvenuto, nonostante che anche in questa regione sarebbe stato il caso di emanare un analogo provvedimento per venire incontro alle esigenze di un settore, quello del terziario commerciale che, a causa dell'emergenza determinata dalla pandemia, sta attraversando una crisi senza precedenti, con tantissime aziende che hanno già chiuso e altre che potrebbero essere costrette a farlo a breve.

Con l'occasione  - continua Capodanno -  sollecitiamo ancora una volta la Regione Campania a porre finalmente mano ad una legge che liberalizzi i periodi nei quali i singoli esercenti commerciali possono determinare autonomamente quanto effettuare gli sconti sulla merce venduta, senza essere soggetti a vincoli che possono essere, per altro, facilmente aggirati con espedienti di ogni genere, come è possibile verificare anche in questi giorni passeggiando per le strade del quartiere collinare del Vomero e osservando le offerte, in bella evidenza, su diverse vetrine. Una legge, dunque, attesa da tempo ma che a tutt’oggi non  è stata ancora varata.

Ed intanto – continua Capodanno -, anche in occasione dei saldi estivi, si moltiplicano i consueti inviti agli acquirenti a porre molta attenzione, facendo, laddove possibile, un confronto con i prezzi degli stessi capi osservati nei giorni precedenti - continua Capodanno -. Uno sconto “normale” dovrebbe, in una prima fase, attestarsi mediamente intorno al 30%. In ogni caso conviene sempre controllare bene la merce all’atto degli acquisti, per verificare che non si tratti di capi difettati o di fondi di magazzino.