“Solo nel 2013, circa 6mila giovani hanno abbandonato l'Irpinia, a questo quadro di precaria e di sofferenza sta per essere aggravate gettando nella disperazione miglia di famiglie irpine, a causa del mancato rifinanziamento della mobilità in deroga, andando a togliere l'unico reddito, vista l'assenza di un vero e funzionante progetto di politiche attive in grado di formare e riqualificare i lavoratori in un futuro ricollocamento". La Filctem Cgil lancia l'allarme non solo sulla desertificazione industriale del comprensorio altirpino, ma affonda sull'assenza del mancato finanziamento della mobilità in deroga.
A detta del segretario provinciale di categoria Franco Fiordellisi, "Il danno oltre alla beffa", che moltiplica l'effetto dell'impoverimento di cui l'intero territorio è protagonista. Non solo. Oltre a illustrare numeri precisi sull'emigrazione giovanile del 2013, Fiordellisi sottolinea come le politiche del mercato del lavoro recepite dall'Unione Europea in realtà non abbiano prodotto i risultati attesi:
"Bisogna che si capisca oggi non si possono più sprecare soldi pubblici per alimentare clientele (scuole di formazione che servono solo nel drenare risorse). Un esempio ne è Garanzia Giovani: mai sei era visto stanziare una tale somma per le Politiche giovanili in Italia, invece di valorizzare questo programma con una grande campagna comunicativa e dei punti di informazioni presso i comuni ed altro. La disoccupazione giovanile viaggia sul 55 per cento ma è stato trascurato. Lo dimostrano i dati a maggio iscritti a Garanzia Giovani: attivi in tutta l' Irpinia erano 1.793 e di tutti i comuni solo 7 superano la quota del 2per cento di iscritti rispetto ai 1.793".
Il problema più scottante sul tappeto, ad oggi, è rappresentato dalla mancanza degli ammortizzatori sociali, e a tale proposito il sindacato scende in piazza e annuncia una nuova manifestazione.
Elisa Forte