Mondragone

Quasi trenta i contagi ormai ai palazzi Cirio: tutti bulgari (28) e un solo cittadino italiano. E' questa la situazione nel focolaio dell'area di Mondragone dichiarata zona rossa dal governatore De Luca dopo il caso della mamma arrivata in ospedale e trovata positiva al covid sebbene asintomatica e un altro inquilino dello stesso stabile, sempre di nazionalità bulgara, arrivato in ospedale con febbre alta e problemi di respirazione.
Sottoposti a screening gli abitanti dell'area (ma ne mancherebbero diversi all'appello) con un totale di circa 600 tamponi e 29 positivi: Intanto si alza la tensione tra inquilini italiani e stranieri, coi primi che accusano gli altri di diffondere il contagio: “Devono dichiarare tutta Mondragone zona rossa, che senso ha tenerci in casa mentre i bulgari escono di notte per andare a lavorare con il rischio che il contagio si diffonda ancora?” Ha dichiarato uno degli inquilini italiani all'Ansa mostrando dunque una situazione che sta diventando esplosiva, anche per le presunte fughe dei cittadini bulgari dall'area.