Finalmente c’è una data ufficiale: sabato 22 agosto riprenderà il Ginness PRO14 2019/20. A deciderlo è stato il Board di PRO14 sulla base delle informazioni allo stato disponibili in ciascuno dei cinque Paesi dove si disputa il Guinness PRO14.
Ci saranno protocolli rigorosi definiti per l’allenamento, la logistica dei giorni di gara e per l’incontro stesso. PRO14 Rugby è fiduciosa che la proposta inviata dalle Federazioni partecipanti ai rispettivi governi in Regno Unito, Irlanda, Italia e Sudafrica consentirà alle squadre di tornare in campo.
Dunque la stagione 2019/20 avrà una breve parentesi finale con le partite di maggiore attrattiva e le rivalità più sentite come i derby che in Italia prevede la doppia sfida tra Zebre e Benetton Trevivo, Scozia e Sudafrica vedranno le due squadre di ciascun Paese affrontarsi in gare di andata e ritorno; in Irlanda e Galles il calendario deve ancora essere definito e sarà annunciato in base agli orari di inizio e alle scelte dei broadcasters.
Saranno quattro i weekend di gioco con la Finale del Guinness PRO14 programmata per sabato 12 settembre. Le squadre che concluderanno ai primi due posti ciascuna in classifica di ciascuna conference accederanno a una semifinale in gara unica per conquistare l’accesso alla Finale. PRO14 Rugby valuterà le situazioni nei vari Paesi che ospiteranno le semifinali prima di assumere una decisione definitiva sulla sede della Finale.
David Jordan, Direttore del Torneo Guinness PRO14, ha dichiarato: “La sicurezza è stata e continuerà ad essere la priorità assoluta mentre rendiamo concreti i nostri piani per concludere la stagione 19/20. Siamo molto fortunati nel trovarci in una posizione tale per cui tutte le parti in causa sono fiduciose nel poter concludere la stagione sul campo. Il lavoro dei responsabili medici delle nostre Federazioni, delle nostre squadre, di World Rugby per portarci sino a questo punto è stato scrupoloso e vastissimo. Non è facile trovare una soluzione comune in cinque Paesi diversi ma le nostre Federazioni hanno lavorato duro per portare ai rispettivi Governi delle proposte che ci potessero mettere nella condizione di finalizzare i nostri piani”.