Con il termine ultimo per i riposizionamenti arrivano anche le prime sorprese. Agrigento ha deciso di ripartire dalla Serie B salutando l'A2. Segue quanto già definito da Imola nei giorni scorsi. La federazione e le leghe possono iniziare a lavorare sugli organici, ma la scadenza odierna non pone limiti alle scelte di addio che potrebbero comunque arrivare in estate.
È contatto diretto tra la Pallacanestro Biella, partecipante all'A2, e la Pallacanestro Avellino, il progetto promosso dalla famiglia Sanfilippo e da un pool di imprenditori irpini. Il club piemontese non ha nascosto i problemi economici nell'emergenza covid. Debiti erariali che mettono in dubbio la prosecuzione dell'attività sportiva nel secondo livello nazionale. Nel weekend, Biella ha deciso di non optare per il riposizionamento in B. Questo dettaglio, però, non è vincolante. L'obiettivo è restare in A2. In caso contrario, Biella potrebbe proseguire con il settore giovanile e ragionare nel corso dell'estate sulla prima squadra dicendo anche addio al secondo campionato.
L'offerta di Avellino è consistente, supera nettamente quanto proposto a Roseto nelle scorse settimane, ma il progetto irpino chiede tempi stretti alla società rossoblu e al referente, il club manager Marco Atripaldi. Dai cinque ai dieci giorni massimo per avere una risposta da Biella e pianificare struttura e roster con un basketmercato già caldo. Avellino ci ha provato e ci prova per l'A2. La Campania potrebbe presentare una quarta squadra dopo Caserta, Napoli e Scafati.