Campania in controtendenza sul fronte dei prezzi al dettaglio. Mentre infatti in Italia i listini scendono e l’inflazione fa segnare una media negativa del -0,2%, in regione il tasso, secondo i dati diffusi oggi dall’Istat, è in salita e pari al +0,5%.

Lo denuncia il Codacons, commentando i numeri dell’istituto di statistica.

La Campania si pone in testa alla classifica delle regioni dove i prezzi sono cresciuti di più nell’ultimo mese – spiega l’associazione – Considerata la spesa per consumi delle famiglie residenti, la famiglia “tipo” della Campania spende +120 euro su base annua a causa dei rincari dei listini, contro un risparmio medio in Italia di 61 euro all’anno a nucleo; situazione che raggiunge il suo apice a Napoli, dove i prezzi in pieno lockdown crescono del +0,7% rispetto al 2019.

E per capire l’anomalia dei listini in regione basta guardare l’andamento dei prezzi in altre aree del paese: ad Aosta, ad esempio, l’inflazione a maggio è negativa e pari a -1,2%, a Reggio Emilia -1,1% e Verona -0,8%.

La Campania si piazza dunque a maggio al vertice della classifica delle regioni italiane dove i prezzi al dettaglio crescono di più, con evidente danno per le famiglie residenti – conclude il Codacons.