Il processo era in programma questa mattina dinanzi al Tribunale di Benevento (presidente Fallarino, a latere Rotili e Telaro), ma è stato rinviato al 17 dicembre, quando sarà affidato al dottore Teofila Golia l'incarico per una nuova valutazione della capacità di stare in giudizio, già esclusa dal professionista al termine della perizia psichiatrica con la quale ha anche accertato l'incapacità di intendere e di volere, al momento del fatto, di Renato Farella (avvocato Alessio Lazazzera), che sarebbe dunque non imputabile.
Si tratta del 47enne di Montecalvo Irpino arrestato nel luglio del 2019 dai carabinieri con l'accusa di tentato omicidio di un 20enne, ferito al volto con una mannaia. Farella è detenuto da circa un anno, il pm Maria Colucci ( la difesa ha proposto la revoca della custodia cautelare in carcere) ha chiesto per lui la misura di sicurezza in casa, così da sottoporlo alle terapie di cui necessità. Attesa la decisione del collegio giudicante.
Secondo gli inquirenti, il 20enne, oggi in Tribunale con alcuni familiari, sarebbe stato colpito in strada, dopo essersi avvicinato all'allora 46enne ed al fratello, che sembra stessero litigando, con l'intenzione di fare da paciere. Venti i giorni di prognosi per il malcapitato, soccorso dal 118 e trasportato presso l'ospedale di Ariano Irpino. Comparso dinanzi al gip Loredana Camerlengo, per l'udienza di convalida, Farella aveva sostenuto che voleva soltanto mettere paura al giovane, che, entrato nell'abitazione in cui lui stava pranzando con il fratello, avrebbe iniziato ad offenderlo.