Ariano Irpino

Ha visto uscire pazienti guariti e corpi infilati nei sacchi. Un alternarsi di gioie e dolori. Per una volta, e che sia quella buona e giusta, il reparto Covid del Frangipane è chiuso. Esperienza, senza dubbio traumatica, conclusa per il personale sanitario del nosocomio arianese.

Con la benedizione del Vescovo Sergio Melillo questa mattina si è posto fine ad un triste capitolo. La celebrazione della Santa messa officiata dal pastore della diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia, insieme al cappellano don Ottone Morra è il viatico di un nuovo percorso, si spera, e per il presidio ospedaliero e per la comunità del tricolle. 

Mai più come prima. E’ una frase scritta su una mascherina che racchiude il vero significato della ripartenza dopo la tempesta. Una celebrazione toccante quella che ha visto radunati intorno al Vescovo medici ed infermieri. Una squadra di eroi guidata dal primario Annamaria Bellizzi che ha saputo affrontare il nemico  con grande coraggio e determinazione:

"E' il tempo della ripresa e di rendere grazie a Dio - afferma Melillo - e a tutti coloro che consentono a queste rinascita di essere sempre più percepibile e sperimentabile dalla nostra gente, anche in luoghi come questi che hanno visto momenti molto difficili, sofferenza e morte."

Si guarda al futuro dunque con la speranza e la certezza di aver maturato maggiore esperienza, fortificati, nel’affrontare nuove sfide future.

"Non dimentichiamo quello che è successo - ha detto il primario Annamaria Bellizzi - ecco perchè ho ritenuto necessario, partire con un momento di raccolta spirituale. Innanzitutto per coloro che ci sono stati e per quelli che purtroppo non ce l'hanno fatta. Non ci dimenticheremo mai di loro. Sono stati la nostra famiglia. Non è retorica. Nel momento peggiore della loro vita, siamo stati insieme."