Sarà trasferito questa mattina nel reparto di Medicina D’Urgenza dell'ospedale "San Giuseppe Moscati" Carmine Sanseverino, il dirigente dello stesso reparto rimasto contagiato dal Covid lo scorso 14 aprile, in lenta ripresa e finalmente fuori pericolo dopo aver sconfitto il coronavirus. Un calvario lungo due mesi e mezzo il suo e costellato da grandi difficoltà di ripresa medica. La scorsa settimana, finalmente la schiarita con il graduale risveglio dalla forte sedazione indotta dai sanitari per poter assistere il dottore Sanseverino. Da poche ore il medico è stato dichiarato fuori pericolo. Ed è festa al Moscati. Soddisfatto il primario del reparto di rianimazione Angelo Storti che commenta: ce l'abbiamo fatta, il nostro amico è fuori pericolo.
“Le prime parole che ci ha detto sono state: voi come state?”. Lo racconta Ada Sanseverino la figlia del medico, visibilmente commossa dai progressi del padre e che oggi potrà finalmente rivederlo, di persona, nel reparto di degenza ordinaria. Dall’altra notte il medico ha ripreso finalmente a respirare da solo senza il supporto del ventilatore polmonare al quale è stato attaccato per oltre un mese.
“Papà è stato ricoverato in ospedale lo scorso 14 aprile - racconta Ada sono state settimane difficilissime ora, finalmente, iniziamo a vedere la luce in fondo al tunnel. Dopo tante settimane papà ieri finalmente lo abbiamo sentito in video chiamata. Era molto provato, era visibile. Due mesi di ospedale lasciano i loro segni. Vuole tornare presto a casa sua”.
Insomma in questi giorni il dottore potrà finalmente riabbracciare i suoi cari. Anche dopo la negatività al virus e il trasferimento dal covid hospital palazzina Alpi al reparto di terapia intensiva del Moscati il dottore non ha potuto vedere i suoi cari.
“Papà da due giorni respira da solo, da quando è stata rimossa la cannula tracheostomica e non ha più bisogno della ventilazione polmonare meccanica. Sta ricevendo ossigeno solo a bassi dosaggi e siamo davvero felici tutti - racconta Anna ».