Avellino

Come presentato nelle scorse ore, il lodo "salva città" sarà determinante nell'evoluzione degli organici per la prossima stagione del basket italiano. Con la scelta operata dal FIP e dal presidente federale, Gianni Petrucci, le società di massima serie saranno libere di ricollocarsi al piano inferiore, nella Serie A2 2020/2021. La Lega Nazionale Pallacanestro dovrà garantire il flusso e potrebbe evitare, allo stesso tempo, i ripescaggi dalla B (l'obiettivo primario è il numero pari delle partecipanti).

Il lodo "salva città" appare, ad oggi, l'ulteriore dettaglio che rende arduo il tentativo A2 della Scandone, annunciato dal sindaco di Avellino, Gianluca Festa, nelle scorse settimane. La prospettiva concreta della società biancoverde è la conferma in B per sviluppare un percorso competitivo nella categoria dopo una stagione da 5 vittorie su 24 gare (un successo in campionato, quello con Corato, resta sub judice). Per la Scandone, il cui destino resta legato alla proprietà Sidigas, si prefigura il rinnovo di coach Gianluca De Gennaro.

Le possibilità di Serie A2 per la città di Avellino sono legate al progetto promosso dalla famiglia Sanfilippo. La Pallacanestro Avellino resta alla finestra per un titolo del secondo livello nazionale. Tanti rumors in giro per l'Italia, ma la sola Poderosa Montegranaro ha deciso di cedere i diritti a Chieti. Diversi club hanno palesato problematiche per la prosecuzione dell'attività sportiva nella categoria di appartenenza, ma potrebbero continuare abbassando il livello di budget e obiettivi stagionali.

È il caso della Pallacanestro Biella, il cui titolo è monitorato dalla Pallacanestro Avellino. Il club piemontese ha salutato Eric Lombardi e ridiscute altri aspetti organizzativi. L'A2 sembra comunque la base di ripartenza. Dovrebbe essere, invece, autoretrocessione per l'Andrea Costa Imola. Resta poi la questione Roseto Sharks. Alla società abruzzese sono pervenute almeno tre offerte, quelle della Pallacanestro Avellino, della Scandone e della Stella Azzurra Roma, favorita nello scambio di titolo, ma tutto resta aperto. Nei fatti, al progetto irpino restano quindici giorni, non solo per l'iter federale, ma anche per l'eventuale costruzione di un roster affidabile per la categoria (alcuni profili immaginati hanno già trovato collocazione in A2).