La FIGH ha fatto di tutto per permettere alle società di tornare in palestra e riprendere l’attività. Sul tema, attraverso il sito Federale, è tornato anche il Consigliere Federale Massimo Petazzi.

Ecco la nota pubblicata su figh.it:

L’approfondimento, passo dopo passo, del vademecum per la stagione sportiva 2020/21 passa per altri tre punti fondamentali su cui il Consiglio Federale della FIGH è intervenuto prima con il lavoro preparatorio delle settimane scorse e in seguito con l’approvazione nella riunione del 24 maggio scorso: i gemellaggi, l’attività giovanile e il tema degli impianti.

“Per ciò che riguarda i gemellaggi, abbiamo cercato di limare il sistema anche sulla base dell’esperienza fatta negli anni precedenti”. Il focus è affidato alle parole del consigliere federale Massimo Petazzi: “L’intento principale è duplice e resta quello originario: da un lato permettere a giocatori promettenti di circolare con facilità tra società gemellate e disputare i campionati giovanili con il proprio club di origine, ma al tempo stesso di avere una vetrina più probante in una squadra di rango superiore. Dall’altro lato, poi, il gemellaggio resta anche un sistema per società di rango superiore di ottemperare agli obblighi dell’attività giovanile, ma questo fermo restando che il club gemellato, salvo che non svolga esclusivamente attività giovanile (libera da obblighi ndr), deve a sua volta rispondere alle obbligatorietà, con particolare riferimento all’U15”.

La linea generale del vademecum 2020/21, perciò, tiene fede al percorso di sensibilizzazione verso i vivai già tracciato negli anni scorsi. “In aggiunta abbiamo reso possibile il gemellaggio anche tra formazioni di Serie B, dove due gruppi giovanili di una categoria giovanile possono integrarsi tra loro e disputare il campionato. Questo, con il chiaro intento di evitare la dispersione di atleti”.

Proprio sulle obbligatorietà sull’attività giovanile, la decisione è stata poi di rinviare alcuni step già precedentemente fissati dal Consiglio Federale e di garantire, in relazione all’emergenza Covid-19, una flessibilità in grado di sostenere il Movimento. “Nello specifico – prosegue Petazzi – abbiamo posticipato al 2021/22 l’obbligo per le squadre della Serie A2 maschile di avere, oltre alla formazione U15, anche una squadra U17, mantenendo perciò la possibilità di scelta, già presente, tra U17 e U19. Il fine in questo senso è naturalmente di non comprimere eventuali possibilità di sviluppo dei club in un momento delicato per tutti”.

In questo senso va anche la scelta di agevolare le squadre che in questa stagione si iscriveranno ad un campionato senior di ingresso al quale non avevano già partecipato nella stagione 2019/20 (Serie B maschile o A2 femminile ndr), garantendo facoltà di opzione tra l’iscrizione di una squadra U15 o U17, “e mantenendo così un ventaglio di scelta che non faccia da barriera, ma anzi da stimolo per società pronte a mettersi in gioco in un nuovo campionato”.

“Ci rendiamo conto che la situazione emergenziale possa comportare delle difficoltà nel reclutamento di nuovi atleti – spiega ancora – e per questo attraverso il nuovo vademecum si è deciso di mitigare alcune sanzioni amministrative sempre in tema di obblighi giovanile, e in alcuni casi di permutare le sanzioni disciplinari (in punti ndr) in sanzioni amministrative, questo anche tenendo conto di una stagione che, dal punto di vista delle tasse federali, sarà a costi totalmente azzerati per effetto della manovra federale”. Novità anche sul tema degli incentivi: “Sì, poiché si è deciso di incoraggiare chi iscriverà una squadra U15 eo U13 con alcuni aiuti di natura economica quantificati rispettivamente in 500 e 300 euro, con la possibilità di incrementarli nel caso di società che mettono in campo una seconda compagine U15 tramite gemellaggio”.

Anche sul tema degli impianti, l’intenzione di fondo si è fondata da un lato sul continuare a lavorare nella direzione già intrapresa in precedenza, dall’altro lato di posticipare alcune novità. “Su questo argomento va precisato che la tendenza, passata anche per un adeguamento delle disposizioni in materia di impiantistica, non può che essere quella di tendere al 40x20 per tutti i campionati maggiori. Per quest’anno, però, abbiamo mantenuto alcune delle deroghe già in vigore, ad esempio in A2, nei casi della Youth League ed a cascata nelle categorie giovanili inferiori, anche considerando che chi aveva previsto adeguamenti strutturali ha dovuto fare i conti con la situazione del Covid-19. Per questo, è stata mantenuta una maggiore tolleranza, con l’intenzione di fare un upgrade dal 2021/22. Concludo precisando che per l’U13 abbiamo confermato l’eccezione del campo 28x16 con l’intento di favorire la promozione della Pallamano anche in contesti di impiantistica che non sempre rende possibili dimensioni più ampie”.