Sant’Agata dei Goti. Sant’Agata dei Goti e Maddaloni è risaputo che sono due piazze calcisticamente parlando con una lunga tradizione calcistica alle spalle. Dagli anni 30’ ad oggi, santagatesi e maddalonesi si sono dati battaglia molto spesso e per rivivere le sfide dell’epoca fortunatamente ci sono reperti storici come gli articoli pubblicati nel lontano 1928 sul quotidiano il Mezzogiorno Sportivo. Quello che state per leggere è l’articolo di un’amichevole tra l’Avanguardia Maddalonese e il S. Agata dei Goti conclusasi sul 4-3 in favore dei casertani.
“Il <<foot-ball>> fa la sua riapparizione a Maddaloni con non poca gioia dei suoi buoni amici. Ma non per merito dell’U.S. Maddalonese, caduta in letargo bensi a cura di un gruppo di giovani, destinati a pigliare, in un non lontano domani, la direzione di tutto il movimento sportivo locale.
Facciamo largo, con ammirazione a questi baldi giovani dell’Avanguardia e diamo ad essi tutto il nostro caldo appoggio, sicuri che essi sapranno degnamente sostituirsi ai fratelli maggiori.
Premesso ciò, diciamo subito che i giovani avanguardisti, ospitando i calciatori della vicina S. Agata dei Goti, hanno dato inizio alla loro attività calcistica conseguendo un primo successo, più lusinghiero di quanto non stia a dimostrarlo il punteggio ottenuto.
Come prima esibizione esse non è stata troppo felice, in vero, perché nei primi venti minuti di giuoco, gli avanguardisti maddalonesi sono stati svogliati e imprecisi, senza però che gli avversari pigliassero il sopravvento. Ma eccoti, chetrefulminei ed irriparabili <<goals>>, vengono segnati nel giro di pochi minuti, al 22’, al 23’ ed al 29’, da Cibelli, e Fierro, per i maddalonesi. Poi al 38’ su di una bella discesa, e dopo uno sviluppo di azioni davvero pregevoli, Fierro segna il quarto ed ultimo <<goal>>.
Nella ripresa l’Avanguardia lascia l’iniziativa agli avversari. Così al 13’ Balduzzi segna su tiro di punizione, il primo <<goal>> per S. Agata; ed al 22’ e 27’, approfittando della fiacchezza maddalonese, segnano due volte, per merito di Mongillo e della mezza destra”.
Ionut Stefan Di Nuzzo