"Stamattina ho consegnato le chiavi del locale al commissario prefettizio Silvana D'Agostino insieme agli altri esercenti di Ariano Irpino. Probabilmente sono stato il primo a chiudere definitivamente. E mi auguro anche l’ultimo. Con la speranza che tutti gli altri possano avere la forza e la costanza per continuare le loro attività. Purché ci sia senso civico e responsabilità."
E' quanto dichiara con estrema amarezza Liberato Manna. Fu il primo insieme ai dipendenti della sua attività ad intuire la gravità della situazione e a mostrare subito un grande senso di responsabilità. Oggi la decisione sofferta che addolora la movida del tricolle.
Così scriveva lo scorso 8 marzo Liberato insieme a Mimmo, Adelchi, Celestino, Giovanni, Cristina dal bar birreria artigianale 32 di via tribunali nel cuore di Ariano Irpino.
"Purtroppo la notizia è arrivata. E con essa anche il decreto del Governo. Almeno fino al 3 aprile 2020 il 32 resterà chiuso. In questo clima di incertezza e preoccupazione, non so dirvi esattamente quali decisioni prenderò. Mi auguro fortemente che questo incubo possa finire presto. Che torneremo tutti alla nostra vita quotidiana. A berci una birra al bancone e a parlare, discutere, litigare per una partita di calcio, un futuro candidato sindaco, o semplicemente a gustarci una nuova birra. In ogni caso non perdiamoci d’animo. Cerchiamo piuttosto dì essere attenti, accorti, di tirare fuori tutto il nostro senso civico. Arrivederci a presto."
Una piccola struttura, dove è difficile far rispettare le distanze e tutelare i clienti. A questo poi si aggiunge il peso della crisi. Da qui l'amara e triste decisione.