Dovevano festeggiare il lockdown finito: al solito con una cenetta tra amici. Con qualche birra: ne avevano prese un po', forse un bel po', in un bar della zona e poi a casa finalmente liberi di chiacchierare, di bersi assieme quelle birre fresche con la prima calura, nella villetta del parco Le Anfore di Castel Volturno. Così Ulderico Piccolo, Augusto Grillo e un altro amico si sono riuniti per trascorrere la serata. Chiacchiere, birra e una discussione tra Ulderico e Augusto che li vedeva su poli opposti, resi inavvicinabili dall'alcol forse, i toni che si alzano e poi l'imponderabile: il 43enne titolare di un'agenzia immobiliare che afferra un coltello e lo pianta nel torace dell'amico. Solo dopo si rende conto di cosa sia successo, carica il corpo dell'amico in auto e lo porta al pronto soccorso della clinica Pineta Grande, poi va via. L'amico muore, i carabinieri identificano Ulderico grazie alla targa dell'auto, comparsa nei filmati di videosorveglianza, arrivando alla villetta dove trovano ancora il sangue e l'arma del delitto poggiata sul tavolo.
Birre, chiacchiere e quella coltellata fatale all'amico
Una discussione alla base dell'omicidio di un 37enne a Castelvolturno, durante una cena tra amici
Redazione Ottopagine