Salerno

C’è un turismo che non si ferma, o almeno ci prova. Ci sono strade e sentieri su tutto il territorio Salernitano che sono ancora in attesa di essere scoperti. Ci sono sentieri, invece, che dal 4 maggio sono già stati attraversati da tanti cittadini che hanno deciso di tornare in “libertà” partendo proprio dalla natura. Ed è proprio la natura la vera protagonista della fine del lockdown e di un turismo che negli anni ha portato tanti stranieri in città.

“Siamo stati fermi in attesa di poter capire come ricominciare. Abbiamo dovuto cancellare tutte le prenotazioni e per ripartire al meglio stiamo svolgendo dei sopralluoghi su diversi sentieri, reinventando nuovi percorsi”. Ci racconta Adriano De Falco, escursionista salernitano de Il Duomo Trekking. Adriano, in questi anni, ha portato centinaia di turisti alla scoperta dei posti più nascosti della nostra terra.

Ma il futuro del trekking, è ancora incerto. “Non possiamo, nonostante le riaperture, condurre grandi gruppi in maniera professionale. Siamo in attesa di linee guida dalla Regione che dovrebbero arrivare entro domani”.

Attualmente, infatti, sono al vaglio della Regione Campania le proposte messe nero su bianco dall’Aigae (Associazione italiana guide ambientali escursionistiche) quali: sanificazione degli strumenti utilizzati per l’escursione, una dichiarazione o autocertificazione da presentare dove si testimonia di aver o meno contratto il virus, di aver passato un periodo di quarantena a causa del virus o di un rientro nella propria regione di residenza, di provenire da zone rosse. Tra le linee guida anche il distanziamento sociale tra le persone presenti all’escursione, prenotazioni e pagamenti online o con carta, un massimo di 12 persone presenti, l’abolizione del car sharing e dunque spostamenti individuali.

“Queste linee guida sono adatte anche per la scoperta dei piccoli borghi e siamo in attesa di un riscontro in merito”, Continua Adriano che, intanto, ha continuato a lavorare da remoto, scoprendo nuovi percorsi da realizzare quando si potrà tornare a camminare. “Stiamo lavorando come consulenti sui sentieri, ci chiamano per chiedere informazioni sui percorsi da seguire quando non riescono da soli. La richiesta c’è per le escursioni. Appena possibile lo faremo dividendoci i gruppi. Ci stiamo organizzando”.