E' in programma lunedì la convalida dell'arresto di Antonio Libardi, 59 anni, di Sant'Agata de' Goti, titolare di un impianto di autodemolizione, ritenuto il responsabile del ferimento del figlio Giuseppe, 26 anni, centrato ad una spalla da un colpo di pistola calibro 38, per fortuna senza gravi conseguenze.
L'udienza si svolgerà con un collegamento da remoto tra il gip Maria Di Carlo, nel suo ufficio in Tribunale, l'indagato, rinchiuso in carcere da giovedì, e il suo difensore, l'avvocato Danilo Riccio (con lui il collega Osvaldo Piccoli).
Resta da capire se Libardi deciderà di restarsene in silenzio o fornirà la sua versione dei fatti, ribadendo o meno quella data ai carabinieri della Compagnia di Montesarchio dopo essere stato sottoposto allo stub.
Come anticipato da Ottopagine, aveva raccontato che tra le 6.30 e le 7 del 21 maggio era uscito di casa perchè allarmato da alcuni rumori provenienti da un capannone. Temendo che potesse trattarsi dei ladri e, dunque, di un nuovo furto dopo quelli già subiti, una volta all'esterno aveva esploso più colpi con un'arma detenuta legalmente, uno dei quali aveva centrato il figlio, che stava già lavorando all'interno del capannone.
Una ricostruzione che non aveva convinto il sostituto procuratore Patrizia Filomena Rosa ed i militari, secondo i quali il gesto potrebbe esere stato compiuto per contrasti familiari. Da qui l'arresto di Libardi ed il suo trasferimento nel carcere di contrada Capodimonte.