La carovana antimafie riprende il suo viaggio per i diritti, la giustizia sociale e la legalità democratica. Nata nel 1994 su iniziativa di Arci Sicilia, la Carovana continua da 21 anni ad essere un grande laboratorio itinerante contro la criminalità organizzata, dove l’animazione sociale sul territorio ha lo scopo di contribuire a combattere la corruzione e riformare la politica, puntando alla costruzione di luoghi di aggregazione, di spazi di socialità, per affrontare il degrado e la marginalità sociale attraverso la costruzione di relazioni tra le persone e di reti comunitarie. Partita il 10 giugno da Reggio Calabria, domani la carovana farà tappa nel Vallo di Lauro per sensibilizzare la cittadinanza. Una tappa simbolo per dare visibilità e protagonismo a territori troppo spesso emarginati, quelli del Vallo di Lauro, per anni condannati ad una nomea infame, quella di essere terra di faide e sangue.
«Siamo lieti di ospitare la Carovana, che ha scelto di giungere nel Vallo a supporto di un lavoro che stiamo facendo oramai da anni, e per dire che questo lavoro non è affatto finito e che c’è ancora tanto altro da fare», spiega Francesco Iandolo, referente provinciale di Libera. «Durante la mattinata incontreremo le comunità dei sette paesi del comprensorio lauretano. Ogni mezz’ora saremo nelle piazze di Quindici, Moschiano, Lauro, Taurano, Pago Vallo Lauro, Marzano di Nola e Domicella. Speriamo che gli amministratori locali vengano a trovarci. Abbiamo bisogno di sentire il loro sostegno in una battaglia per la legalità che, spesso e volentieri, li ha visti assenti».
Nel pomeriggio, poi, la Carovana si fermerà a Quindici, nell’ex villa bunker del boss Graziano, all’interno della quale sono in fase di ultimazione i lavori di ristrutturazione. L’immobile, rinominato Villa 100Quindici Passi, diventerà nei prossimo mesi un maglificio dove saranno realizzati indumenti intimi per le forze dell’ordine. Vi lavoreranno giovani della provincia, appositamente selezionati attraverso una procedure ad evidenza pubblica svoltasi presso la Prefettura di Avellino. Nel Maglificio 100Quindici Passi la Carovana internazionale antimafie incontrerà i referenti della cooperativa Oasiproject, che sta realizzando il progetto di riconversione sociale del ben confiscato insieme agli operai selezionati attraverso bando pubblico nei mesi scorsi.
In questo incontro, ma anche negli altri che si terranno nelle piazze del Vallo di Lauro, l’argomento di discussione sarà “Le periferie al centro”. «E’ questo il tema prescelto per il viaggio di quest’anno – aggiunge Francesco Iandolo, referente provinciale di Libera - La Carovana sceglie di entrare nelle periferie dove forti sono le spinte all’illegalità, per supportare le realtà positive che in questi contesti fanno quotidianamente resistenza. Le periferie del nostro paese rappresentano infatti quei fili attraverso i quali si può riannodare la società “spezzata. E’ in queste realtà che, insieme alle amministrazioni locali, vogliamo costruire nuove opportunità attraverso la costruzione di una cultura dell’antimafia molto forte e sempre più radicata. L’unica strada possibile per il riscatto sociale e collettivo delle comunità».
Rocco Fatibene