Ariano Irpino

L’annuncite può provocare effetti collaterali davvero imbarazzanti. E’ un virus che attacca soprattutto gli esponenti della politica, non risparmia nessuno, dai consiglieri comunali ai parlamentari, ed è trasversale: dal centrodestra al centrosinistra ma è riprovato che nel Movimento Cinque Stelle ci sia un’alta percentuale di portatori sani di annuncite enfatica cronica. Il caso più clamoroso ancora oggi oggetto di studio degli esperti è quello del balcone romano, dove fu annunciata la sconfitta della povertà.

Non è un virus letale ma può mietere molte vittime soprattutto se gli untori sono inconsapevoli del danno che possono arrecare.

Quello che è accaduto nelle ultime 24 ore ad Ariano Irpino si può annoverare tra i casi di annuncite più misteriosi della recente storia politica.

Soltanto ieri la città del tricolle - quella che ha pagato il prezzo più alto (e continua a pagare) in termini di vite umane e di contagi in questa pandemia in Campania – sembrava tra le ex zone rosse che avrebbero beneficiato del fondo da 200 milioni di aiuti previsto dal Decreto Rilancio del Governo Conte. Anzi, era sicuramente previsto, nero su bianco, nell'articolo 112 del Decreto. Almeno un milione di euro secondo i calcoli, doveva arrivare sul Tricolle.

Il caso è veramente misterioso, un vero giallo: perché stavolta il parlamentare grillino aveva la certezza assoluta che la sua città, quella che rappresenta, avrebbe ricevuto quei soldi e lui ci avrebbe fatto una splendida figura. Con quell’annuncio ha guadagnato molti punti e siccome era certissimo di aver fatto centro, si è pure tolto qualche sassolino dalla scarpa mettendo sommessamente in evidenza che “il Governo sta facendo la sua parte per Ariano, nonostante la comunità di Ariano sia stata isolata dalla Regione e dal presidente De Luca senza ricevere in cambio un ristoro economico”.

Poi è accaduto l'imponderabile. Nottetempo una manina misteriosa è andata a rettificare la legge. Niente più aiuti. La città di Ariano Irpino e tutti gli altri comuni italiani dichiarati zona rossa per almeno 30 giorni dal Governo o dalla Regione non potranno più accedere al fondo di 200 milioni.

Chi ha deciso di rettificare? Perché? Davvero imbarazzante. Tanto più che nessuno, dopo quella rettifica - che evidentemente  non è correzione di errore materiale ma frutto di una precisa scelta politica – si è premurato di avvisare il suddetto parlamentare grillino. Eppure di esponenti irpini al Governo ne abbiamo. Tutti erano all'oscuro di questa rettifica? Possibile che nessuno dei cinque parlamentari a Cinque stelle eletti in Irpinia, compreso un sottosegretario agli Interni, sapesse di quella rettifica al decreto?

E mentre ci arrovelliamo su quesiti più che legittimi ecco il colpo di scena! Il deputato grillino, dopo aver condotto un'inchiesta lampo, scopre il colpevole e denuncia tutto: “Chi ha apportato la correzione non sono i deputati del M5S”! Qualcuno in seno alla maggioranza non avrá gradito che il M5S rivendicasse da solo questo risultato e si è attivato per cancellare quello che noi abbiamo scritto”.

Il mistero si infittisce. Di chi è la manina cattiva che ha impugnato il cassino nell'ombra dei corridoi di Palazzo Chigi? A questo punto il deputato grillino ci dovrà anche spiegare, visto che muove accuse precise all'indirizzo degli alleati di Governo, chi ha voluto fargli questo affronto.

Ma sul movente, il deputato arianese, non ha alcun dubbio: “Consiste nella possibilità, per chi in questa fase non è riuscito a mettere il cappello, di presentare un emendamento che ricomprenda Ariano e casomai anche i comuni con 3 giorni di zona rossa. Un vero e proprio schifo” Poi annuncia (ancora): mi opporrò in Parlamento per ottenere l’art così come è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale e senza alcuna correzione”.

Dunque ricapitolando. Il Governo giallo rosso (M5S – PD) decide che ai comuni dichiarati zona rossa debba andare un ristoro economico post Covid e lo inserisce nel Decreto Rilancio all'art. 112 appostando 200 milioni di euro per tale scopo. Poi, per gelosia, qualcuno nella notte va a cancellare il decreto. Maledetta gelosia. Brutta malattia questa, molto più vecchia dell'annuncite, meno imbarazzante, ma più subdola. Colpisce tutti gli esseri umani, coppie in crisi soprattutto ed esponenti politici in campagna elettorale.