Ariano Irpino

"Quello  che desidero più di ogni altra cosa è che tu capisca. Capisca cosa intendo quando dico che, anche se non ti conosco, anche se non ti conoscerò mai, anche se non riderò e non piangerò con te, anche se non ti accarezzerò mai, io ci sono, io ti voglio bene dal più profondo del cuore. Io ti voglio bene. E soprattutto, andrà tutto bene. Spero che, chiunque tu sia, possa uscire presto da questo posto per poter sentire ancora il calore del sole sulla tua pelle." C'è una targa che brilla accanto ai codici di accesso all'interno del pronto soccorso dell'ospedale Sant'Ottone Frangipane.

Una targa che allenta in qualche modo il peso della solitudine e della disperazione in questo luogo che sa di dolore, facendo sentire, seppur in modo invisibile il conforto e l'aiuto morale di qualcuno.

E tutto questo è reso ancora più bello dalla presenza di chi come Giuditta, ha sofferto, ha vinto e da un letto d'ospedale non ha mai smesso di elogiare chi ogni giorno svolge la propria missione con grande spirito di sacrificio e abnegazione al fianco dell'ammalato. E invitando sempre tutti a difendere a denti stretti l'ospedale della sua città. Una donazione quella di Totò Santosuosso, l'ennesima che è stata fortemente apprezzata dal responsabile della struttura Silvio D'Agostino e da tutta la sua equipe.Un gesto condiviso da Gerardo Iannone e Pasquale Puorro entrambi sempre vicini alle scelte dettate dal cuore del loro amico fraterno Totò Santosuosso. 

E' così che si vince, insieme, con forza e determinazione. E il pronto soccorso, biglietto da visita di un ospedale, grazie all'impegno di tutti, dopo aver superato momenti purtroppo davvero difficili è oggi un baluardo del Frangipane che merita rispetto e attenzione.