Baronissi

“Siamo in stand by, in attesa di capire come muoverci. Non avendo indicazioni, al 99 per cento l’edizione 2020 non si farà”. Ci racconta Andrea Landi fondatore e membro dell’associazione Overline di Baronissi.

Quest’anno la rassegna internazionale di graffiti e street art in programma dal 16 al 20 luglio, con molta probabilità non si farà o, almeno, non si svolgerà come siamo abituati a vederla. Se il coronavirus ci ha costretto a stare in casa, a non poterci spostare tra regioni ed ha chiuso le nostre frontiere, c’è sempre qualcosa che riesce a farci guardare più in là del nostro naso: la tecnologia. Ed è così che da ormai settimane la rassegna internazionale di graffiti va avanti con interviste e dirette sui canali social ufficiali.

“Molti dei nostri artisti vengono da varie città europee, altri dall’America. Non è possibile pensare di vederli in strada a Baronissi entro luglio, ma stiamo cercando di organizzare qualcosa di diverso per la fine di agosto e l’inizio di settembre”. Ci racconta Andrea.

Grazie a questo evento, Baronissi è diventata la capitale dei graffiti. Ogni anno e per tre giorni, più di 30 writers da tutto il mondo sono liberi di manifestare la propria creatività, armati di spray, in diverse zone della città. Nonostante la voglia di portare avanti l'evento, c'è ancora molta incertezza. La musica, infatti, è stato il primo settore a fermarsi e, probabilmente, sarà l'ultimo a ripartire.

“Non possiamo assumerci responsabilità più grandi di noi", aggiunge Andrea, "è difficile da gestire l’organizzazione, le serate, i biglietti, senza avere un decreto in merito o senza una linea certa. L’unica cosa che mi fa sperare è che molti locali, nonostante tutto, stanno cercando di andare avanti, aprendo e gestendo in maniera ordinata le serate".

L'obiettivo dei giovani dell'associazione Overline è quello di portare in città  writers da tutto il mondo, tra fine agosto e settembre. "Il distanziamento sociale ci sarebbe già, così come le mascherine. L'unico problema sarebbe gestire il flusso delle persone in strada, che ogni giorno arrivano per ammirare i lavori. Un passeggio che, comunque, potrebbe essere gestito. Sicuramente faremo qualcosa e spero non in digitale". Conclude Andrea.