Non sarà il massimo degli standard igienico - sanitari, ma di meglio al momento non c’è. Malgrado gli storici problemi e l’annunciata realizzazione di una nuova struttura in località Cesine - San Giovanni, il canile comunale in località Gianguariello dovrà restare in servizio quantomeno un altro anno. Lo ha stabilito il sindaco Claudio Ricci con ordinanza pubblicata ieri. Il provvedimento ripercorre le tappe che hanno scandito la lunga serie di autorizzazioni temporanee, a partire dalla ordinanza sindacale del 14 ottobre 2008 con la quale veniva chiesto al gestore Giuseppe Gatti, rappresentante della sezione locale della Lega per la difesa del cane, di «provvedere a munirsi di autorizzazione sanitaria», autorizzando temporaneamente il sodalizio a condurre l’ostello canino «fino a quando non risulta disponibile la realizzanda struttura in località Cesine - San Giovanni». Da allora la struttura non ha mai sostanzialmente mutato la propria condizione e le amministrazioni comunali succedutesi hanno reiterato l’affidamento alla Lega per la difesa del cane con lo strumento della proroga. Alla citata ordinanza del 2008 se ne sono aggiunte negli anni altre otto, l’ultima delle quali nella scorsa estate con validità fino al 31 dicembre 2014. Data alla quale, come ormai ritualmente accade da anni, il presidente della Lega ha richiesto al Comune una ulteriore proroga che è puntualmente arrivata. Adesso l’orizzonte temporale è spostato al 31 dicembre 2015, nell’auspicio che la realizzanda nuova struttura di Cesine possa vedere la luce: «I lavori per la realizzazione della struttura di Cesine - San Giovanni - riferisce in proposito la ordinanza licenziata ieri da Ricci - sono in fase di completamento. Tenuto conto dei numerosi imprevisti nel corso di esecuzione dei lavori per il nuovo canile, è necessario procedere a prorogare la precedente ordinanza fino al 31 dicembre 2015». Un anno dunque nel quale provare a voltare definitivamente pagina, anche se la prospettiva che al prossimo 31 dicembre si possa abbandonare Gianguariello non pare al momento così certa. L’impegno della Lega per la difesa del cane deve fare i conti con le lungaggini burocratiche e le difficoltà di reperimento di finanziamenti ad hoc che permettano di completare il nuovo rifugio per cani. Vicenda che si trascina da anni e che ha consentito di bypassare sostanzialmente anche la presenza di oggettive condizioni di non perfetta idoneità della struttura di Gianguariello, ubicata com’è noto a ridosso del vecchio depuratore comunale.
Nuovo canile al rallentatore: scatta l’ennesima proroga
Autorizzazione per la struttura di Gianguariello malgrado i problemi igienico - sanitari
Redazione Ottopagine