La chiusura della stagione in corso a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19 ha anticipato alcuni dei passaggi di avvicinamento riguardanti le Coppe Europee 2020/21, per le quali la EHF (European Handball Federation) aveva già da tempo annunciato una importante ristrutturazione.
Cristallizzata la classifica del marzo scorso, le squadre italiane che hanno acquisito il diritto del palcoscenico continentale sono quattro nel femminile – Oderzo, Salerno, Brixen e Mestrino – e tre nel maschile, ovvero Conversano, Bolzano e Cassano Magnago. Per tutte, come anche per il resto dell’Europa della Pallamano, il format sarà nuovo e articolato in maniera diversa rispetto al recente passato.
A cominciare dai nomi, perché se la EHF Champions League manterrà la sua denominazione originaria, le altre due competizioni in ordine di importanza verranno European Handball League e, in ultimo, EHF Cup. Non verrà più disputata perciò la Challenge Cup, seconda a sparire dopo la Cup Winners’ Cup, giocata per l’ultima volta nella stagione 2015/16.
La rivoluzione è dettata dall’accordo decennale (2020-2030) raggiunto tra EHF, Infront e DAZN per la vendita e diffusione dei diritti di marketing e televisivi della Pallamano internazionale e inizierà dalla EHF Champions League. Il torneo più importante e prestigioso includerà 16 sole squadre al maschile e al femminile – negli uomini erano 28 fino a oggi –, con due gironi eliminatori da 8 squadre, seguiti da quarti di finale e ormai tradizionale Final4. Altra importante novità al maschile in questo senso: le gare si disputeranno esclusivamente tra mercoledì e giovedì sera, lasciando il week-end alle donne.
A cascata, la nuova European Handball League coinvolgerà 24 squadre per gli uomini e 16 squadre nel femminile – tra cui anche l’Oderzo –, partendo, a differenza della Champions League, da una fase di qualificazione e per poi giungere ad una fase a gironi. Il cammino sfocerà anche in questo caso nella fortunata formula della Final4, tra i maschi già in vigore dal 2013.